Ci siamo tanto stimati di essere stati protagonisti di una leggenda. Ci siamo illusi che questo nostro microcosmo di joia e beleza ciclistica potesse essere senza fine. Circa 6 anni fa abbiamo coniato l'ormai noto "Martedì dei Leoni" e con orgoglio ci siamo sempre vantati di esserne parte con anima e core. Ma come spesso accade nella vita, anche le cose più belle possono svanire, o meglio cambiare, o come una legge della fisica prendere altra forma. La goliardata "No T no F", mai capita dal pueblo dei pedalatori professionisti, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E come diceva il filosofo napoletano di fine 600 Giambattista Vico anche il nostro mondo del cicloturismo è fatto di "corsi e ricorsi storici", ovvero la storia alterna fasi di progresso a fasi di decadenza, anche se purtroppo l'uomo difficilmente cambia il suo modo di essere.
Senza andare troppo nello specifico di noiose questioni filosofiche vorremmo invece pensare che da Leoni ci stiamo trasformando in Virtuosi con la V maiuscola. Ce ne siamo accorti lo scorso martedì. Pedalando nel nostro entroterra per 125km abbiamo fatto qualcosa di eccelso, di assolutamente perfetto, di virtuoso. Il programma era molto chiaro: evitare ogni forma di traffico motoristico e dirigerci verso il verde acceso di questi tempi in direzione ovest. E il bello è che è stato semplicissimo, più semplice di quanto possa sembrare. Da Gaiofana (tribute to Marcozzi's Family) ci siamo diretti a Vecciano, Mulazzano, Faetano, Borgo Maggiore e scendendo verso Chiesanuova abbiamo scalato la mitica Valle Sant'Anastasio. Una stradina semiasfaltata ci ha condotti a Frittole dove ci siamo cibati di bacche e carne secca salutando per le strade alcuni abitanti sammarinesi in evidenti fattezze medioevali :-) Dai li abbiamo proseguito per la casa dei sogni (purtroppo già venduta), "La Cegna" e attraversando il crinale del Monte San Paolo siamo giunti a Santa Rita. Non c'era il sole (e grazie a Dio manco la pioggia), ma i colori e il contrasto del verde era comunque godibilissimo.
Dalla fontana di Villagrande sgorga acqua salubre e le borracce sono piene per continuare il nostro viaggio del "Martedì dei Virtuosi". In discesa verso Pugliano e Maiolo sono 14km per rilassare le gambe prima di un'altra salita: la dolce Perticara. Un panino al bar del paese è meritatissimo ed efficace per evitare la crisi di fame. Nel saliscendi verso Sogliano non si incontra nessuno, sono le 19 e tutti sono a casa a mangiare la piadina della nonna. Da Le Ville si scende verso Vernano accompagnati dal canto degli uccellini. Il verde è sempre più rigoglioso e l'ossigeno entra pienamente nei nostri polmoni. Poi la pianura fino a Santarcangelo con qualche sprazzo di Cancellinite, ma senza mai esagerare. Totale 2270 metri scalati, 5 ore di joia e beleza, riscoperta l'essenza del cicloturismo che tanto piace a noi. Per celebrare questo evento e recuperare le forze Enrico del Numaboa ci ha preparati una fantastica Picanha di manzo..come dire ..."Di necessità virtù..."
beleza