"In tu culo ai maya"...perdonateci la volgarità, ma vogliamo precedere il 21 dicembre nell'augurare ai nostri lettori del Seu Brasil Cycling and Blogging buone feste e un prospero ano, che preferiamo italianizzare in felice anno nuovo. Che sia un 2013 di joia e beleza, pedalate in libertà tra amici, sempre con lo spirito che ci contraddistingue! Un abbracò
"Ora et Pedala...Joia e Beleza": il nuovo Psyco Blog dalle ceneri del Seu Brasil
martedì 18 dicembre 2012
mercoledì 12 dicembre 2012
Pio DJ, "la mano de Dios", la gamba dicembrina e lo strano caso dell'Xplode
Ma attenzione, all'altezza del lungomare di Rimini, quando il tramonto colorava di arancione il cielo e il pomeriggio si faceva sempre più rigido, scoppiava il solito caso dop...
Pio tirava fuori dalla giacchetta una strana fialetta. La ingurgita tutto d'un fiato. Ma Cancellinho gliela sequestra subito per farla analizzare in laboratorio. L'esito? Si tratta di uno strano mix di aminoacidi, un potentissimo ritrovato di proteine direttamente derivanti dalle vacche di Perticara che lo stesso Pio macella per i suoi clienti carnivori. Altrochè mano de Dios, qui c'è un altro tipo di "aiutino biologico". In attesa di ricevere una meritata querela di fine anno, Cancellinho in vista di una stagione 2013 che si presenta molto impegnativa e dispendiosa, chiede una lauta fornitura di Xplode...obrigado:-)
beleza
A special "Bike Marriage" targato 12! Auguri Ole e Morena!
Sogliano 12-12-12 alle ore 12:
.... a special "Bike Marriage". Cari Morena e Ole avete proprio
scelto una giornata speciale per celebrare il vostro matrimonio! un caro
augurio dal Seu Brasil ...e 12 milioni di questi giorni di joia e beleza!
sabato 8 dicembre 2012
I trentamila click del Seu Brasil: aumentano i followers del nostro "Cycling and Blogging" tra satira e ciclosostenibilità
Trentamila! Il Seu Brasil Blog aumenta i suoi followers e supera le trentamila visite. Un risultato che ci fa molto piacere e che ci sprona a continuare il nostro Cycling & Blogging, talvolta demenziale, negli ultimi tempi con qualche sprazzo di serietà legato alla ciclosostenibilità. "Ora et pedala....joya e beleza" rimane il nostro verbo, la nostra filosofia. Continuate e seguirci!
Obrigado a todos
Obrigado a todos
martedì 4 dicembre 2012
Un sorpasso storico! Nel 2011 vendute in Italia più biciclette che automobili!
Frank dal Belgio (lo salutiamo calorosamente) esulta per noi. Da un dato istat emerso recentemente, nel 2011 in Italia sono state vendute più biciclette che automobili. E non l'avevano previsto nemmeno i Maya...
Il sorpasso storico che non accadeva dal dopoguerra vede immatricolate 1.748.143 auto contro le 1.750.000 bici vendute, uno scarto minimo ma simbolico!
Quella sotto è la radiografia del masterplan strategico della città di Rimini voluto dal pedalatore Gnassi che prevede una nuova mappatura di piste ciclabili. Speriamo solo che sia tutto vero!
lunedì 3 dicembre 2012
Cancellinho e il doping acustico: domenica da record per il passista brasileiro con la gamba in versione TAV
beleza
domenica 2 dicembre 2012
Critical Mass: cenni storici del movimento dimostrativo che vogliamo portare anche a Rimini
Solo per vostra informazione riportiamo alcuni cenni storici del movimento "Critical Mass". Ci rendiamo conto di vivere in una città molto più piccola rispetto a quelle dove è nata la massa critica. Ma questo non significa che non dobbiamo batterci perchè la qualità della vita sia più alta, di conseguenza una migliore circolazione delle bici, le piste ciclabili mancanti e soprattutto risolvere il problema del traffico congestionato. Vogliamo si o no diventare come Stoccolma e Friburgo???
La massa critica (spesso chiamata col termine inglese critical mass) è un raduno di biciclette che, sfruttando la forza del numero (massa), invadono le strade normalmente usate dal traffico automobilistico. Se la massa è sufficiente (ovverosia critica), il traffico non ciclistico viene bloccato anche su strade di grande comunicazione, come viali a più corsie. Nonostante questa descrizione, la massa critica è un fenomeno di difficile definizione, trattandosi di evento spontaneo privo di struttura organizzativa formalizzata. Il fenomeno si è sviluppato, a partire da San Francisco dove nel 1992 si svolse la prima critical mass, in molte grandi città e consiste in appuntamenti convenzionali ("coincidenze organizzate") di ciclisti che attraversano insieme tratti di percorso urbano in sella ai loro mezzi.
In Italia - Milano è
stata la prima città italiana ad avere un regolare evento critical mass,
con cadenza addirittura settimanale, a partire da febbraio del 2002. La prima volta erano
solo in 15, ma a giugno sono arrivati ad essere più di 200, via via che la voce
si diffondeva e la stagione si avviava verso la primavera. Il 1 giugno
2002 è stata la volta di Roma, con circa 50 persone. I ciclisti romani hanno pedalato a
9 km/h occupando l'intera carreggiata stradale e rispondendo col campanello ai
clacson degli automobilisti "arrabbiati". Molte altre città
hanno seguito l'esempio di Milano e Roma: Torino, Bologna, Brescia, Cagliari,
e molte altre. Il numero minimo di biciclette necessario a formare una
massa critica varia a seconda delle dimensioni della città, delle condizioni
del traffico, del coraggio dei partecipanti, oscillando tra una e alcune
decine. Non esiste un numero massimo di ciclisti, ma in caso di masse
critiche di grandi dimensioni (alcune migliaia di partecipanti) si sono
verificati spontanei fenomeni di mitosi, ovvero
la separazione in più tronconi di massa critica, che si muovono
indipendentemente su percorsi diversi. Non vi sono quasi mai percorsi predefiniti,
e chi si trova al momento in testa alla massa decide il percorso di volta in
volta, tranne in pochi casi in cui le autorità di polizia locale
obbligano a definire un percorso per la massa critica. Lasciando il controllo
del percorso in mano a chi si trova in testa, a volte capita che il gruppo al
comando decida che fino a quel momento si è andati troppo piano o che il
percorso era troppo facile (a una massa critica può partecipare chiunque, anche
bambini o anziani) e costringano tutta la massa a seguire il loro ritmo. In
casi simili qualcuno si fa avanti e prova a parlare per convincerli a
rallentare o tornare in zone meno difficili. Nel caso la diplomazia non dia
risultati la soluzione migliore adottata dai ciclisti è dividere il gruppo.
La massa critica (spesso chiamata col termine inglese critical mass) è un raduno di biciclette che, sfruttando la forza del numero (massa), invadono le strade normalmente usate dal traffico automobilistico. Se la massa è sufficiente (ovverosia critica), il traffico non ciclistico viene bloccato anche su strade di grande comunicazione, come viali a più corsie. Nonostante questa descrizione, la massa critica è un fenomeno di difficile definizione, trattandosi di evento spontaneo privo di struttura organizzativa formalizzata. Il fenomeno si è sviluppato, a partire da San Francisco dove nel 1992 si svolse la prima critical mass, in molte grandi città e consiste in appuntamenti convenzionali ("coincidenze organizzate") di ciclisti che attraversano insieme tratti di percorso urbano in sella ai loro mezzi.
La prima critical
mass si svolse a San Francisco, con 48 ciclisti; iniziò alle 6 del
pomeriggio, il 25 settembre del 1992, anche se l'evento incominciò ad essere
chiamato critical mass solo dal secondo incontro, venerdì 30 ottobre
(con 85 ciclisti). Il suo nome incominciò ad essere utilizzato per simili ma
indipendenti eventi, che iniziarono a crearsi nel mondo intero più o meno nello
stesso periodo.Il termine critical mass fu utilizzato da George Bliss
mentre visitava la Cina. Bliss notò che in Cina, sia i ciclisti che i
motociclisti, si fermavano agli incroci delle strade, fino a che il numero
della massa non raggiungesse una quantità "critica", al che la massa
si sarebbe mossa attraverso l'incrocio.
Questo modo di pensare riflette il proposito di chi partecipa
alla critical, i quali ritengono che la mobilità nelle città possa essere
migliorata grazie alle biciclette e ad altri mezzi di trasporto alternativi
rispetto al trasporto privato delle automobili. La massa critica è spesso
definita una "coincidenza organizzata", senza leader, organizzatori,
o membri individuati da qualcosa che non sia la loro partecipazione all'evento.
Anche il percorso seguito durante la manifestazione viene deciso sul momento,
spesso da chi è in testa al gruppo, oppure chiunque abbia una propria idea su
un percorso possibile, può stampare delle mappe e distribuirle ai partecipanti.
Altre volte la decisione del percorso viene presa e condivisa tra più persone
subito prima che questa abbia inizio. In questo modo il movimento si spoglia di
tutto ciò che è implicato nella creazione di una organizzazione gerarchizzata:
nessuna struttura interna, nessun capo, niente politica interna, niente
direttive di movimento ecc. Per far esistere una massa critica tutto ciò che
serve è che abbastanza persone sappiano della sua esistenza e si incontrino il
giorno designato per il raggiungimento della massa critica, per occupare
tranquillamente un pezzo di strada, in modo da escluderne i mezzi motorizzati.
Proprio in conseguenza di questa
mancanza di gerarchia, è richiesto che i cicloattivisti prendano responsabilità
dell'evento, ciascuno individualmente. In questa ottica, per preservare la
compattezza del gruppo, alcune volte dei partecipanti usano una tattica chiamata corking,
che consiste nel bloccare le macchine che potrebbero spezzare l'unità della
manifestazione, frammentandola. Questo viene ottenuto semplicemente fermandosi
con la bicicletta di fronte alle auto, in corrispondenza di incroci, rotonde, o
anche semafori (quando una massa critica stia passando anche a semaforo rosso),
fino a che tutto il gruppo sia passato. Questo permette anche di salvaguardare
la sicurezza dei manifestanti e di limitare gli attriti con i conducenti di
mezzi motorizzati.
Gli appuntamenti, tipicamente in
luoghi pubblici e ad alta visibilità, sono pubblicizzati mediante affissioni,
circuiti di amicizie e di attivismo politico, comunicazioni elettroniche, e
hanno tipicamente periodicità mensile o settimanale, con l'obiettivo di diventare
appuntamenti fissi nella vita di una città. A
condizione che si presenti una sufficiente quantità di biciclette nel
luogo e nell'orario convenuti, queste si mettono in movimento sulle strade urbane
formando un blocco compatto, che occupa una o più corsie stradali muovendosi
alle velocità tipiche
del ciclismo non
agonistico (da 10 a 20 km/h). Questo spesso basta a moderare il frenetico
scorrimento del traffico urbano, creando oasi di bassa velocità, sicurezza e
socialità per i ciclisti. Non sempre le reazioni degli automobilisti al
rallentamento sono favorevoli, a causa degli ingorghi che si formano dietro la
massa, anche se alcuni apprezzano il temporaneo cambiamento del panorama
urbano.
Etica - Ciascun ciclista
partecipa alla massa critica con proprie motivazioni, tra cui la voglia di fare
un giro in bicicletta, l'impegno ambientalista o per la sicurezza dei ciclisti sulle
strade, Ciascun partecipante è responsabile a
titolo personale dei propri atti, e quindi decide autonomamente se e quali
norme violare. Il fine
ultimo di queste biciclettate per la città è
comunque quello di essere ogni tanto in compagnia a pedalare nella propria
città (tutti i giorni -soli- e una volta al mese -insieme), in quanto
normalmente la situazione dei ciclisti urbani in mezzo al traffico è a volte
rischiosa.
belezA
giovedì 29 novembre 2012
A lezione di Critical Mass: dalle scorribande ciclistiche nell'entroterra romagnolo, all'impegno bike-eco-sostenibile. Il cambio di rotta del Seu Brasil
Cari amici del Seu Blog siamo arrivati ad un punto di svolta. Sono più di tre anni che cerchiamo di raccontare con passione e sana ironia il mondo del cicloturismo romagnolo e le bike stories di noi pedalatori della domenica, ma sentiamo che qualcosa sta cambiando. I nostri proclami di "joia e beleza" stanno prendendo una forma forse più concreta e attiva. Ci piace sempre "bike cazzeggiare", ma non neghiamo che stiamo pensando alla bici come ad un messaggio più "politico", un mezzo ideale di libertà. Vogliamo le nostre città con più verde, meno smog, grigiore e drivers incazzati. Proviamo nel nostro piccolo a impegnarci su progetti di ciclostenibilità, su nuove idee per fare di questa Rimini (partiamo dalla nostra amata town) un luogo a misura di cittadino con più piste ciclabili e una migliore qualità della vita. Il movimento della Critical Mass ci interessa e vogliamo approfondirlo...
beleza
beleza
martedì 27 novembre 2012
Ok la bici e il cicloturismo...ma mai dimenticare il samba modello Numaboa. E' li che nacque la joia e beleza del Seu nel lontano 2008...bei tempi
Per anni abbiamo professato la joia e beleza ciclistica in un luogo che è diventato il nostro punto di riferimento: il Numaboa di Enrico e Matilde. Ci siamo tornati recentemente dopo un lungo periodo di assenza accorgendoci che l'atmosfera non è poi così cambiata rispetto a quel famoso e tanto discusso 2008...Presto organizzeremo una festa Seu con tanto di samba e pagode.
sabato 24 novembre 2012
Da ciclista a Maratoneta. La storia di Mattia, colui che mise sulla bici Padre Cancellinho nel lontano 2003
Cancellinho ha un padre putativo. Si chiama Mattia Muratori, farmacista e padre di tre gemelli nel 2012, compagno di merende nei primi anni 2000 del fondatore del Seu Brasil. Ottimo passista con in curriculum una comprovata esperienza nelle Gran fondo italiane, convinse l'amico ad acquistare l'allora Cannnondale cad III color nero in alluminio. Nell'estate dello stesso anno, quella caldissima del 2003, andarono insieme in un viaggio tragicomico in Croazia by bike. Poi il buon Mattia fu travolto dagli impegni professionali di Ke Forma, la Farmacia e anmche la famiglia: la compagna Simona tre anni fa ha sfornato in una sola volta Vittoria, Antonio e Francesco, tre spendidi gemelli...
Ma veniamo all'attuale: maratoneta con pochi mesi di allenamento? Si può fare. Dalla bici alla corsa con furore. Per il 41enne riminese la corsa sul lungomare era solo un break “antistress” durante le sue lunghe giornate tra lavoro e famiglia. Finchè ha scoperto di avere i numeri per correre la classica di 42km, sogno e anche incubo di tanti fondisti della domenica. Domenica 25 sarà tra gli iscritti della ventinovesima edizione della Firenze Marathon in un percorso senza dislivello (come previsto dalle norme IAAF ) che si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti del capoluogo toscano: piazza del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura, prima di concludersi nella maestosa piazza Santa Croce.
“Si è vero, la mia esperienza di runner si limita alla Strarimini della scorsa primavera e qualche Granfondo in bicicletta di ben 15 anni fa. Mi sono preparato nei ritagli di tempo, pausa pranzo o la mattina molto presto, tre allenamenti settimanali di corsa e una di nuoto per rompere la monotonia e muovere altri muscoli mantenendo comunque il lavoro aerobico – racconta Mattia - ho iniziato a gennaio e non pensavo di farcela in così poco tempo. Mi piace leggere e documentarmi, la mia formazione scientifica mi ha agevolato sicuramente su alcuni aspetti della preparazione”.
Ma veniamo all'attuale: maratoneta con pochi mesi di allenamento? Si può fare. Dalla bici alla corsa con furore. Per il 41enne riminese la corsa sul lungomare era solo un break “antistress” durante le sue lunghe giornate tra lavoro e famiglia. Finchè ha scoperto di avere i numeri per correre la classica di 42km, sogno e anche incubo di tanti fondisti della domenica. Domenica 25 sarà tra gli iscritti della ventinovesima edizione della Firenze Marathon in un percorso senza dislivello (come previsto dalle norme IAAF ) che si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti del capoluogo toscano: piazza del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura, prima di concludersi nella maestosa piazza Santa Croce.
“Si è vero, la mia esperienza di runner si limita alla Strarimini della scorsa primavera e qualche Granfondo in bicicletta di ben 15 anni fa. Mi sono preparato nei ritagli di tempo, pausa pranzo o la mattina molto presto, tre allenamenti settimanali di corsa e una di nuoto per rompere la monotonia e muovere altri muscoli mantenendo comunque il lavoro aerobico – racconta Mattia - ho iniziato a gennaio e non pensavo di farcela in così poco tempo. Mi piace leggere e documentarmi, la mia formazione scientifica mi ha agevolato sicuramente su alcuni aspetti della preparazione”.
A
Firenze non sarà l’unico riminese. Con lui i compagni di fatiche Nicola
sacchetti, la collega farmacista Serena Fracassi e Antonio Ventimiglia, ex
compagno di scuola diventato milanese d’adozione e spesso impegnato nelle corse
con Linus e Radio DJ. “Loro hanno un altro passo e un’altra esperienza, io mi
devo limitare a finire la mia prima maratona dosando le energie - spero di
chiuderla in 3 ore e 40. Se va così è già un successo”.Si porterà con se gli integratori di una nota
azienda sammarinese che dirige, fornitore ufficiale del Team Luna Rossa. “Sali
minerali e aminoacidi, ma anche glucosamina, quindi gel di carboidrati e acqua
ogni 10 km circa – ma la mia vera energia me la daranno i miei splendidi
gemelli che mi seguiranno con la
mamma Simona a Firenze, quattro tifosi speciali”.
domenica 18 novembre 2012
Dal convento e le violenze domestiche ai pacchetti turistici: il cammino dei ragacci di RBH non si ferma più. BVM proposto dall'alto come guida per gruppi isterici
Tutto nasce da una birra con Suor Igina, anni e anni di elucubrazioni bike-culturali tra gruppi sovversivi del ciclismo amatoriale, i famosi Maiali Gap, i Seu e i Sag. Abbiamo condiviso lunghe stagioni di agonizzanti violenze domestiche, la nostra era un vera e propria "Solidarnosc". La bici solo una scusaccia per scappare di casa per qualche ora e sfuggire dalle brame delle diaboliche mogli. Questo spirito è stato l'humus di una goliardia tanto demenziale, quanto spontanea, che ci ha accompagnato per quasi cinque anni.
Le ragazze del convento tra un'Ave Maria e un Pater Noster premevano perchè i ragacci mettessero finalmente la testa a posto. Il Barone scampata l'esperienza notturna con la Hoffer, trovava un nido familiare mettendo alla luce Maria Sveva. Lo seguono a ruota tutti gli altri: Agnus fa una doppietta in stile El Sharaawy, Donatov da comunista diventa Renziano, Kosio, anche lui segnava due volte, vedendo la sua panza crescere come un impasto di focaccia napoletana. Per ultimo si arrendeva il diabolico DDB. A fregarlo c'è una dolce fanciulla, molla le ripetute e le cento pedalate e si trasforma in padre modello. Tutti gli altri in scia. Persino Perazzinov mette persino segno una "manita" in stile Barcellona. Che dire...? La realtà si commenta da sola.
Ecco che dalle ceneri del Sag-Seu-Gap nasce RBH, nuova realtà imprenditoriale che tutto il mondo ci invidia. Belli come il sole ci si struttura in pochi mesi con Cancellinho comunicatore, Kognatao preciso e impeccabile coordinatore, persino Bicio DJ O' Presidente. Indossare la divisa biancoverdeblu è un onore. Anche Bernd Hornetz, il vincitore della Nove Colli, diventa un illustre sostenitore del progetto di marketing territoriale della landa RN nord. Presto BVM sarà nominata guida ad hoc per ciclisti isterici dalla Baviera in su...
Da qualche mese non si parla più di filoni, luan party, ma bensì di standard, pacchetti, numeri, tariffe, benedetti (o forse maledetti) contributi pubblici. Un pò di tensionaccia è quasi normale che si sia generata. Ma mai perdere lo spirito che ha sempre contraddistinto il gruppo. Suor Igina e le ragazze del konvento ne soffrirebbero. Perchè tradire la loro fiducia?
Se son rose fioriranno, non ci sono più le mezze stagioni, in fondo si stava meglio quando si stava peggio. RBH c'è! Good luck guys!
mercoledì 14 novembre 2012
giovedì 8 novembre 2012
Desde que samba è samba: il Seu Brasil Blog sempre libero e senza regole
Mai dimenticare le origini. In tre anni e mezzo siamo a quasi trentamila visite, il nostro blog è lettissimo, non c'è nulla da dire. Ma in pochi sanno che tutto questo delirio è nato dopo un viaggio di Padre Cancellinho, una missione a Rio de Janeiro, la "Cidade Maravillhosa". Il ciclismo-cicloturismo in versione joia e beleza è per noi un verbo, un pater noster. C'è chi ci ha tacciato di poca serietà. C'è chi ha persino notato errori lessicali e grammaticali. Il nostro modo di esprimerci è libero, puramente schivo da condizionamenti sociali, etnici e religiosi. Il Seu Brasil è più vivo che mai, naviga e pedala serenamente, senza regole, stress, palabras inutili. Dedichiamo ai nostri ammiratori e detrattori questa cancào di Caetano e Gilberto Gil, note simbolo di J&B.
mercoledì 7 novembre 2012
Week "santi &morti" di joia e beleza in quel di Lubiana. Compagno Primoz è già tornato in sella dopo l'operazione all'ernia. La Franja 2013 è già in agenda per il Seu
Missione slovena 2012 compiuta per il Seu Brasil! Assente ingiustificato, dopo tre edizioni consecutive alla Franja Marathon corrente anno, Padre Cancellinho sentiva il dovere di raggiungere l'amico fraterno Primoz Kalisnik, rappresentate sloveno di joia e beleza ciclistica. Lo scorso lungo week-end dei santi & morti si è consumata l'ennesima goliardata.
Cancellinho è stato ospite della residenza di Lubiana del direttore del Polet, che dopo un periodo di stop forzato causa operazione all'ernia, è finalmente tornato in sella per ritornare in forma nella stagione ciclistica 2013. Due gli appuntamenti principali da condividere: la Franja 2013 dell'amico Penko e il mondiale dei giornalisti in programma a Mallorca il prossimo ottobre.
Lubiana ha regalato il solito incredibile spettacolo di colori e atmosfere mitteleuropee, una città incantata attraversata nel suo centro storico dal fiume, con eleganti localini e occasioni di joia e beleza in ogni dove...
Dopo un piacevole bike tour verso la zona lagunare di Lubiana, 60km pianeggianti tra il verde e il traffico inesistente, Primoz e Cancellinho si sono concessi qualche "Cin Cin"...si spera ben auguranti per la prossima stagione ...mercoledì 31 ottobre 2012
Francesco, il meteorologo di fiducia del Radio Maria Shack che non sbaglia mai un bollettino. Grazie a lui Pio DJ scongiura con il sorriso in bocca il pericolo pioggia
Il Radio Maria Shack ha il suo Bernacca. E' Francesco Galan, cliente abituale della Macelleria dopata, che nelle ore precedenti ogni bike tour informa il Pio DJ con previsioni del tempo impeccabili. Francesco (nella foto) non sbaglia mai. Grande appassionato di meteo, si consulta con i suoi siti segreti e sa dare bollettini perfetti, più precisi di quelli forniti dai servizi segreti.
Tutto questo per la gioia del nostro Pio, che come le cronache hanno più volte rilevato in questi anni di scorribande, non è un grande amante della pioggia, piuttosto la ripudia come la peste bubbonica del seicento, evitando qualsiasi possibilità di bagnarsi e quindi ritrovarsi con malanni immaginari tipici del suo status antropologico, fisime classiche di un personaggio che amiamo anche per questo. La prova di queste previsioni perfette è stata data ancora una volta domenica scorsa. Se scorrendo i bollettini sembrava che dovesse piovere su tutti i fronti, Francesco ha fornito a Pio DJ una possibilità: tenersi sulla costa e andare a cercarsi il chiaro verso Pesaro e la Panoramica, evitando la pioggia che nella zona riminese avrebbe smesso di battere fino alle 12. Così è stato. Come un miracolo di San Gennaro arrivati a Gabicce il sole usciva dalle nuvole e il nero alle spalle di Pio (in bici sul suo cancello da 14kg) , Cancellinho, Sergio e Andrea "Scream" O Dentista lasciavano presagire l'arrivo di un uragano "Sandy"in versione romagnola. Tempo di fare sfogare il temporale che tornati nella città di Fellini il meteo si era stabilizzato. Per i 4 moschettieri 95km percorsi e tanto divertimento.
Un grazie a Francesco da tutto il movimento rivoluzionario del Seu. Noi che amiamo i climi tropicali di joia e beleza contatteremo sempre il nostro meteorologo di fiducia per cercare raggi di sole, anche dove non ce ne sono...
mercoledì 24 ottobre 2012
Padre Cancellinho a suon di Raki entra di diritto nel Team Hellas al WPCC di Creta. Il Team Italia in versione "Malakas". Appuntamento a Mallorca 2013!
Piazzamento di joia e beleza in terra greca. Padre Cancellinho, presente come unico rappresentante della stampa romagnola al Campionato del Mondo Giornalai-Ciclisti WPCC 2013, ha conquistato un buon undicesimo posto nella sua categoria M2. La gara iridata svoltasi a Creta ha visto protagonisti oltre ottanta cronisti-ciclisti provenienti da 15 paesi.
“Ringrazio Axel, ringrazio Cristos, Adonis e i suoi banchetti luculliani della trattoria di Azpopuli, ringrazio i ragacci e le ragacce del Venus, ringrazio soprattutto il Ciccio de Bellaria per avermi fatto da trainer in questa tre giorni di joia e beleza, una esperienza indimenticabile per molti aspetti".
E ancora...."La cronometro di 17km è stata durissima con vento contro e difficoltà a trovare il ritmo giusto causa utilizzo 'Bianchi Axel Spare-Bike'.... sono giunto al traguardo a metà classifica, ma nella prova in linea me la sono cavata bene arrivando dietro solo ai gruppetti dei più forti con il francese Moec medaglia d’oro M1 alla media di oltre i 42, non esattamente una passeggiata considerando anche i raki ingurgitati la sera precedente– racconta il predicatore brasileiro - ma è sempre emozionante indossare la maglia azzurra. Non a caso per celebrarla al meglio ho deciso di fare uno scambio di divise con un collega greco e in pochi minuti sono entrato di diritto nel Team Hellas!”.
A un anno esatto dal successo del WPCC di Gabicce Graziano Calovi (nella foto) vince nuovamente l'oro nella categoria M2 . Stesso discorso per Ilenia Lazzaro, azzurra iridata nella categoria Women. Molto numerosa la delegazione della nazionale italiana, i famosi "Malakas" con 18 atleti e Roberto Ronchi coordinatore del team. Tutti quanti i giornalisti ciclisti si sono dati appuntamento a Gabicce per assistere alla tappa del Giro d'Italia 2013, una occasione per ritrovarsi tutti assieme, pedalare e allenarsi in vista degli impegni della prossima stagione. E ancora...."La cronometro di 17km è stata durissima con vento contro e difficoltà a trovare il ritmo giusto causa utilizzo 'Bianchi Axel Spare-Bike'.... sono giunto al traguardo a metà classifica, ma nella prova in linea me la sono cavata bene arrivando dietro solo ai gruppetti dei più forti con il francese Moec medaglia d’oro M1 alla media di oltre i 42, non esattamente una passeggiata considerando anche i raki ingurgitati la sera precedente– racconta il predicatore brasileiro - ma è sempre emozionante indossare la maglia azzurra. Non a caso per celebrarla al meglio ho deciso di fare uno scambio di divise con un collega greco e in pochi minuti sono entrato di diritto nel Team Hellas!”.
venerdì 19 ottobre 2012
Padre Cancellinho all'edizione 2012 del WPCC: "A Creta in maglia verdeoro per strappare una medaglia!"
A un anno di distanza dal Mondiale di Gabicce, Padre Cancellinho ci riprova ancora. Sarà lui l’unico rappresentante del giornalismo-ciclismo romagnolo e marchigiano all’edizione 2012 del WPCC, il World Press Cycling Championship organizzato quest’anno a Creta. Il campionato del mondo di ciclismo per giornalisti promette grande spettacolo sull’isola greca.
Inizia oggi la tre giorni di gare e l’assegnazione delle prime maglie iridate e medaglie con la gara sprint. Sabato sarà la volta della cronometro individuale (17 km pianeggianti nella località di Rethymno), domenica il clou con la corsa in linea, un percorso ondulato di 65km con al via circa 80 giornalisti da tutto il mondo: circa 20 dall’Italia (con le divise azzurre regalate per l’occasione dal Presidente del FCI Renato Di Rocco), dal Belgio, Olanda, Germania, Slovenia, Austria, Svizzera, Australia, Gran Bretagna, etc.
“Ho accettato con molto piacere l’invito che la Sport Promotion Hellas di Axel Werner mi ha fatto nei mesi scorsi – il successo dell’edizione 2012 di Gabicce, alla quale collaborai come press officer, li ha convinti a portare l’evento a Creta, un modo per incentivare il turismo legato alla bicicletta sull’isola, un pò come è successo da noi con risultati molto positivi. L’organizzazione si è rivelata perfetta sotto tutti i punti di vista. Porterò i saluti del Sindaco di Gabicce Corrado Curti e di Roberto Colombari e cercherò di fare del mio meglio, anche se riuscire a conquistare una medaglia sarà una impresa difficilissima visto il livello molto competitivo dei colleghi cronisti iscritti”. Infine qualche curiosità: Cancellinho correrà su una bici "imprestata" dall'amico Axel Werner, una ottima Bianchi Carbon "Troppa fatica caricarsi la bici sull'aereo - un mondiale di joia e beleza va vissuto così, senza troppe velleità di vittoria. So già che il 53-39 non sarà facile ...ma ci proverò! E' anche probabile che mi sfilerò di dosso la maglia azzurra per indossare quella ufficiale verdeoro:-)"
lunedì 15 ottobre 2012
Addio statali e marecchiesi: è arrivato il momento dei "Bucolic Tours" del martedì
Il vecchio e saggio Virgilio
scriveva le "Bucoliche", poesie di carattere idillico pastorale, una
sorta di idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita
campestre: noi del Seu con una trasposizione ciclistica ci stiamo
avvicinando sempre più a questo mondo, una nuova forma di joia e beleza
bucolica!
Ma spieghiamoci meglio. Siamo stanchi del traffico, ci siamo rotti le scatole di dover fare sempre i conti con automobilisti arrabbiati che ci suonano alle terga, che ci sfiorano i manubri di pochi centimetri per intimorirci. Basta. Ecco che per l'autunno 2012 e l'inverno 2013 (soprattutto il martedì pm) siamo pronti a cambiare percorsi e itinerari con entusiasmanti Bucolic Bike Tour.
Abbiamo già iniziato martedì scorso con Pione DJ e il suo "cancello" da 12km, a scalare piccoli muri dietro Covignano, Spadarolo, Cerasolo, Mulazzano, Vallecchio e Valliano. Strade poco battute, sempre e solo salita, ma tanta joia e beleza. Cosa c'è di meglio per ritemprarsi dopo una lunga stagione di fatiche?
I Tour Bucolici sono la prova che la bicicletta deve essere un momento di godimento puro, stare all'aria aperta, nel verde, nel silenzio agreste, tra vigneti del nostro sangiovese e le dolci colline che ci accompagnano in un viaggio puramente bucolico che anche il nostro amico Virgilio avrebbe apprezzato...
I nostri giri d'ora in poi saranno solo ed esclusivamente di questo tenore: addio Marecchiese, addio autismo sullo Stradone, addio statali adriatiche e vie Emilia, evviva il mundo bucolico!
lunedì 8 ottobre 2012
Good job Stefanone! Tornato in bici a tempo record il caro amico in forza alla Polizei da sempre padre "ciclo-spirituale" di Pio DJ
Grande Stefanone Polizei! Il Seu ti aspettava ancora in sella e tu sei tornato più veloce della luce. E' stata la notizia più bella di questo inizio di ottobre. Sappiamo tutti che razza di corridore purosangue sei. Forte su tutti i fronti: in salita, ma anche in pianura con un passo sempre regolare, senza mai uno "sbaffo". Che dire? Siamo felicissimi che in breve tempo ti sei rimesso in forma per pedalare ancora in nostra compagnia...cogliamo piuttosto l'occasione per scusarci se spesso non riusciamo a stare al tuo passo, privilegiando una andatura più turistica modello Pio DJ e Cancellinho. Difficile raggiungere i tuoi livelli, facile invece esserti amico e augurarti tutto il meglio!
un caro abraco
beleza
un caro abraco
beleza
mercoledì 3 ottobre 2012
Basta tabelle, stop alle ripetute: evviva il cicloturismo modello Seu. Sempre più solido Il sodalizio con le Allodoles
Chiamatelo sodalizio ciclistico, chiamatela bella amicizia, chiamateli come volete. Il Radio Maria Shack comincia a fare un primo bilancio della stagione 2012 e con orgoglio e soddisfazione celebra l'ingresso ufficiale in seno al team delle Allodoles. Le ragazze di iscrizione Matteoniana, ma di chiara indole e filosofia Seu Brasil, non hanno impiegato molto tempo per trovare il giusto feeling ciclistico, diremmo cicloturistico, con Padre Cancellinho e Pio de Janeiro.
Terry e Lui sono due ottime cicliste, la prima scalatrice pura, la seconda muscolare e passistona. Con i ragazzi del Radio Maria hanno condiviso piacevoli pedalate, spesso "contaminate" da presenze semi-agonistiche in seno al gruppo, ma pur sempre bei pomeriggi di joia e beleza. "Che piacere ragazzi - ci ha confidato la Mondaini durante una salita - con voi riesco a parlare anche di altre tematiche che non siano tabelle, ripetute, diete, massimali, e che più ne ha ne metta. Siamo riusciti a goderci un panorama, un tramonto, una pausa caffè, abbiamo persino parlato di fedi calcistiche".
Ebbene si la nostra Terry è cambiata. Seppur in bici è sempre un osso duro per tutte le sue colleghe, da qualche tempo non ama le levatacce, si concede spesso birrette pre-tour con il marito Richi, persino si è regalata un mese abbondante di vacanza estiva rinunciando con piacere alla bicicletta. Ci sentiamo di dire che la ragazza è entrata di diritto nel mondo Seu. Bemvenida!
Intanto Cancellinho continua con le sue scorribande tra il serio e il faceto. Se lo scorso luglio ha dato dimostrazione di "pelotas" alla Maratona dles Dolomites e poi ha fatto E Sburon al Campionato Italiano dei giornalai, qui in Riviera si divide tra il nuovo lavoro di comunicatore della nuova realtà RBH (nella foto sotto con il Pres.Bilancioni e due gradite veline) e qualche comparsata in documentari, come quello con l'attrice sposa Gaia Ferrara (nella foto sopra).
Il triste autunno è inesorabilmente arrivato, le foglie cadono, il cielo si ingrigisce, Pio-Storius pedala con un solo braccino, i matteoniani sono sempre su percorsi e strade "autistiche" della Valmarecchia...mentre Cancellinho sogna un viaggio nella sua terra do Brasil da compiersi il prossimo dicembre...
Padre Pio, por favor prega per noi...ne abbiamo bisogno
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