Cancellinho ha un padre putativo. Si chiama Mattia Muratori, farmacista e padre di tre gemelli nel 2012, compagno di merende nei primi anni 2000 del fondatore del Seu Brasil. Ottimo passista con in curriculum una comprovata esperienza nelle Gran fondo italiane, convinse l'amico ad acquistare l'allora Cannnondale cad III color nero in alluminio. Nell'estate dello stesso anno, quella caldissima del 2003, andarono insieme in un viaggio tragicomico in Croazia by bike. Poi il buon Mattia fu travolto dagli impegni professionali di Ke Forma, la Farmacia e anmche la famiglia: la compagna Simona tre anni fa ha sfornato in una sola volta Vittoria, Antonio e Francesco, tre spendidi gemelli...
Ma veniamo all'attuale: maratoneta con pochi mesi di allenamento? Si può fare. Dalla bici alla corsa con furore. Per il 41enne riminese la corsa sul lungomare era solo un break “antistress” durante le sue lunghe giornate tra lavoro e famiglia. Finchè ha scoperto di avere i numeri per correre la classica di 42km, sogno e anche incubo di tanti fondisti della domenica. Domenica 25 sarà tra gli iscritti della ventinovesima edizione della Firenze Marathon in un percorso senza dislivello (come previsto dalle norme IAAF ) che si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti del capoluogo toscano: piazza del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura, prima di concludersi nella maestosa piazza Santa Croce.
“Si è vero, la mia esperienza di runner si limita alla Strarimini della scorsa primavera e qualche Granfondo in bicicletta di ben 15 anni fa. Mi sono preparato nei ritagli di tempo, pausa pranzo o la mattina molto presto, tre allenamenti settimanali di corsa e una di nuoto per rompere la monotonia e muovere altri muscoli mantenendo comunque il lavoro aerobico – racconta Mattia - ho iniziato a gennaio e non pensavo di farcela in così poco tempo. Mi piace leggere e documentarmi, la mia formazione scientifica mi ha agevolato sicuramente su alcuni aspetti della preparazione”.
Ma veniamo all'attuale: maratoneta con pochi mesi di allenamento? Si può fare. Dalla bici alla corsa con furore. Per il 41enne riminese la corsa sul lungomare era solo un break “antistress” durante le sue lunghe giornate tra lavoro e famiglia. Finchè ha scoperto di avere i numeri per correre la classica di 42km, sogno e anche incubo di tanti fondisti della domenica. Domenica 25 sarà tra gli iscritti della ventinovesima edizione della Firenze Marathon in un percorso senza dislivello (come previsto dalle norme IAAF ) che si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti del capoluogo toscano: piazza del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura, prima di concludersi nella maestosa piazza Santa Croce.
“Si è vero, la mia esperienza di runner si limita alla Strarimini della scorsa primavera e qualche Granfondo in bicicletta di ben 15 anni fa. Mi sono preparato nei ritagli di tempo, pausa pranzo o la mattina molto presto, tre allenamenti settimanali di corsa e una di nuoto per rompere la monotonia e muovere altri muscoli mantenendo comunque il lavoro aerobico – racconta Mattia - ho iniziato a gennaio e non pensavo di farcela in così poco tempo. Mi piace leggere e documentarmi, la mia formazione scientifica mi ha agevolato sicuramente su alcuni aspetti della preparazione”.
A
Firenze non sarà l’unico riminese. Con lui i compagni di fatiche Nicola
sacchetti, la collega farmacista Serena Fracassi e Antonio Ventimiglia, ex
compagno di scuola diventato milanese d’adozione e spesso impegnato nelle corse
con Linus e Radio DJ. “Loro hanno un altro passo e un’altra esperienza, io mi
devo limitare a finire la mia prima maratona dosando le energie - spero di
chiuderla in 3 ore e 40. Se va così è già un successo”.Si porterà con se gli integratori di una nota
azienda sammarinese che dirige, fornitore ufficiale del Team Luna Rossa. “Sali
minerali e aminoacidi, ma anche glucosamina, quindi gel di carboidrati e acqua
ogni 10 km circa – ma la mia vera energia me la daranno i miei splendidi
gemelli che mi seguiranno con la
mamma Simona a Firenze, quattro tifosi speciali”.
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