Cari amici del Seu Blog siamo arrivati ad un punto di svolta. Sono più di tre anni che cerchiamo di raccontare con passione e sana ironia il mondo del cicloturismo romagnolo e le bike stories di noi pedalatori della domenica, ma sentiamo che qualcosa sta cambiando. I nostri proclami di "joia e beleza" stanno prendendo una forma forse più concreta e attiva. Ci piace sempre "bike cazzeggiare", ma non neghiamo che stiamo pensando alla bici come ad un messaggio più "politico", un mezzo ideale di libertà. Vogliamo le nostre città con più verde, meno smog, grigiore e drivers incazzati. Proviamo nel nostro piccolo a impegnarci su progetti di ciclostenibilità, su nuove idee per fare di questa Rimini (partiamo dalla nostra amata town) un luogo a misura di cittadino con più piste ciclabili e una migliore qualità della vita. Il movimento della Critical Mass ci interessa e vogliamo approfondirlo... beleza
Per anni abbiamo professato la joia e beleza ciclistica in un luogo che è diventato il nostro punto di riferimento: il Numaboa di Enrico e Matilde. Ci siamo tornati recentemente dopo un lungo periodo di assenza accorgendoci che l'atmosfera non è poi così cambiata rispetto a quel famoso e tanto discusso 2008...Presto organizzeremo una festa Seu con tanto di samba e pagode.
Cancellinho ha un padre putativo. Si chiama Mattia Muratori, farmacista e padre di tre gemelli nel 2012, compagno di merende nei primi anni 2000 del fondatore del Seu Brasil. Ottimo passista con in curriculum una comprovata esperienza nelle Gran fondo italiane, convinse l'amico ad acquistare l'allora Cannnondale cad III color nero in alluminio. Nell'estate dello stesso anno, quella caldissima del 2003, andarono insieme in un viaggio tragicomico in Croazia by bike. Poi il buon Mattia fu travolto dagli impegni professionali di Ke Forma, la Farmacia e anmche la famiglia: la compagna Simona tre anni fa ha sfornato in una sola volta Vittoria, Antonio e Francesco, tre spendidi gemelli...
Ma veniamo all'attuale: maratoneta
con pochi mesi di allenamento? Si può fare. Dalla bici alla corsa con furore. Per il 41enne riminese la corsa sul lungomare era
solo un break “antistress” durante le sue lunghe giornate tra lavoro e famiglia.
Finchè ha scoperto di avere i numeri per correre la classica di 42km, sogno e
anche incubo di tanti fondisti della domenica. Domenica 25 sarà tra gli
iscritti della ventinovesima edizione della Firenze Marathon in un percorso
senza dislivello (come previsto dalle norme IAAF ) che si muove attraverso
scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, un nuovo tracciato che
tocca i luoghi più affascinanti del capoluogo toscano: piazza del Duomo,
piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di
storia e di cultura, prima di concludersi nella maestosa piazza Santa Croce.
“Si
è vero, la mia esperienza di runner si limita alla Strarimini della scorsa
primavera e qualche Granfondo in bicicletta di ben 15 anni fa. Mi sono
preparato nei ritagli di tempo, pausa pranzo o la mattina molto presto, tre
allenamenti settimanali di corsa e una di nuoto per rompere la monotonia emuovere altri muscoli mantenendo comunque il
lavoro aerobico – racconta Mattia - ho iniziato a gennaio e non pensavo di farcela
in così poco tempo. Mi piace leggere e documentarmi, la mia formazione
scientifica mi ha agevolato sicuramente su alcuni aspetti della preparazione”.
A
Firenze non sarà l’unico riminese. Con lui i compagni di fatiche Nicola
sacchetti, la collega farmacista Serena Fracassi e Antonio Ventimiglia, ex
compagno di scuola diventato milanese d’adozione e spesso impegnato nelle corse
con Linus e Radio DJ. “Loro hanno un altro passo e un’altra esperienza, io mi
devo limitare a finire la mia prima maratona dosando le energie - spero di
chiuderla in 3 ore e 40. Se va così è già un successo”.Si porterà con se gli integratori di una nota
azienda sammarinese che dirige, fornitore ufficiale del Team Luna Rossa. “Sali
minerali e aminoacidi, ma anche glucosamina, quindi gel di carboidrati e acqua
ogni 10 km circa – ma la mia vera energia me la daranno i miei splendidi
gemelli che mi seguiranno con la
mamma Simona a Firenze, quattro tifosi speciali”.
Tutto nasce da una birra con Suor Igina, anni e anni di elucubrazioni bike-culturali tra gruppi sovversivi del ciclismo amatoriale, i famosi Maiali Gap, i Seu e i Sag. Abbiamo condiviso lunghe stagioni di agonizzanti violenze domestiche, la nostra era un vera e propria "Solidarnosc". La bici solo una scusaccia per scappare di casa per qualche ora e sfuggire dalle brame delle diaboliche mogli. Questo spirito è stato l'humus di una goliardia tanto demenziale, quanto spontanea, che ci ha accompagnato per quasi cinque anni.
Le ragazze del convento tra un'Ave Maria e un Pater Noster premevano perchè i ragacci mettessero finalmente la testa a posto. Il Barone scampata l'esperienza notturna con la Hoffer, trovava un nido familiare mettendo alla luce Maria Sveva. Lo seguono a ruota tutti gli altri: Agnus fa una doppietta in stile El Sharaawy, Donatov da comunista diventa Renziano, Kosio, anche lui segnava due volte, vedendo la sua panza crescere come un impasto di focaccia napoletana. Per ultimo si arrendeva il diabolico DDB. A fregarlo c'è una dolce fanciulla, molla le ripetute e le cento pedalate e si trasforma in padre modello. Tutti gli altri in scia. Persino Perazzinov mette persino segno una "manita" in stile Barcellona. Che dire...? La realtà si commenta da sola.
Ecco che dalle ceneri del Sag-Seu-Gap nasce RBH, nuova realtà imprenditoriale che tutto il mondo ci invidia. Belli come il sole ci si struttura in pochi mesi con Cancellinho comunicatore, Kognatao preciso e impeccabile coordinatore, persino Bicio DJ O' Presidente. Indossare la divisa biancoverdeblu è un onore. Anche Bernd Hornetz, il vincitore della Nove Colli, diventa un illustre sostenitore del progetto di marketing territoriale della landa RN nord. Presto BVM sarà nominata guida ad hoc per ciclisti isterici dalla Baviera in su...
Da qualche mese non si parla più di filoni, luan party, ma bensì di standard, pacchetti, numeri, tariffe, benedetti (o forse maledetti) contributi pubblici. Un pò di tensionaccia è quasi normale che si sia generata. Ma mai perdere lo spirito che ha sempre contraddistinto il gruppo. Suor Igina e le ragazze del konvento ne soffrirebbero. Perchè tradire la loro fiducia?
Se son rose fioriranno, non ci sono più le mezze stagioni, in fondo si stava meglio quando si stava peggio. RBH c'è! Good luck guys!
Mai dimenticare le origini. In tre anni e mezzo siamo a quasi trentamila visite, il nostro blog è lettissimo, non c'è nulla da dire. Ma in pochi sanno che tutto questo delirio è nato dopo un viaggio di Padre Cancellinho, una missione a Rio de Janeiro, la "Cidade Maravillhosa". Il ciclismo-cicloturismo in versione joia e beleza è per noi un verbo, un pater noster. C'è chi ci ha tacciato di poca serietà. C'è chi ha persino notato errori lessicali e grammaticali. Il nostro modo di esprimerci è libero, puramente schivo da condizionamenti sociali, etnici e religiosi. Il Seu Brasil è più vivo che mai, naviga e pedala serenamente, senza regole, stress, palabras inutili. Dedichiamo ai nostri ammiratori e detrattori questa cancào di Caetano e Gilberto Gil, note simbolo di J&B.
Missione slovena 2012 compiuta per il Seu Brasil! Assente ingiustificato, dopo tre edizioni consecutive alla Franja Marathon corrente anno, Padre Cancellinho sentiva il dovere di raggiungere l'amico fraterno Primoz Kalisnik, rappresentate sloveno di joia e beleza ciclistica. Lo scorso lungo week-end dei santi & morti si è consumata l'ennesima goliardata.
Cancellinho è stato ospite della residenza di Lubiana del direttore del Polet, che dopo un periodo di stop forzato causa operazione all'ernia, è finalmente tornato in sella per ritornare in forma nella stagione ciclistica 2013. Due gli appuntamenti principali da condividere: la Franja 2013 dell'amico Penko e il mondiale dei giornalisti in programma a Mallorca il prossimo ottobre.
Lubiana ha regalato il solito incredibile spettacolo di colori e atmosfere mitteleuropee, una città incantata attraversata nel suo centro storico dal fiume, con eleganti localini e occasioni di joia e beleza in ogni dove...
Dopo un piacevole bike tour verso la zona lagunare di Lubiana, 60km pianeggianti tra il verde e il traffico inesistente, Primoz e Cancellinho si sono concessi qualche "Cin Cin"...si spera ben auguranti per la prossima stagione ...