venerdì 27 gennaio 2012

Riding in Oz, un mese di J&B nel continente dei canguri. Thanks di cuore a tutti gli amici-ciclisti aussie

Ebbene si...siamo tornati! Non si tratta di un bel periodo per Padre Cancellinho, momento duro per la carenza di lavoro, si pedala poco e gli impegni religiosi incombono, ma un blog da 15.000 visite in meno di tre anni non va lasciato, ne dimenticato. Ci eravamo congedati prima delle vacanze natalizie. Il viaggio in Australia era stato sognato da anni e forse era il momento giusto per realizzarlo. 
Non è affatto semplice in poche righe raccontare un'esperienza durata un mese, in mezzo ad amici fantastici, ospiti di quattro famiglie in quattro differenti città: Brisbane, Sidney, Melbourne e Adelaide. Quello che ci preme evidenziare per rimanere inerenti con il tema del nostro blog, è l'incredibile passione ciclistica e cicloturistica che si respira nel paese-continente lontano 20mila km da casa. Per celebrare il ricordo degli amici aussie abbiamo voluto iniziare il nostro post con Rob from Melbourne, il tipico "mate" italo-australiano di seconda generazione che ci ha portati in bici sulla Victoria Beach Road facendoci divertire con il suo esilarante English Calabrian... 
In Australia oltre al boom economico (beati loro!) come dicevo c'è una irrefrenabile bike passion. Lo si vede ovunque. I bike shop nascono come funghi, i ciclisti sono tantissimi sulle strade. Dalle 6 di mattina li vedi pedalare su ogni bike path (le loro fantastiche piste ciclabili) con lo zaino in spalla ma ben attrezzati per farsi due orette prima di entrare in ufficio (ovviamente dotato di doccia).Spendono e spandono per la bici, i prezzi per ogni tipo di attrezzatura sono alle stelle rispetto al nostro mercato, non a caso il dollaro aussie è forte quanto l'euro, mentre purtroppo i loro salari e la qualità della vita sono due volte meglio rispetto a noi.  
Non è facile dimenticare la loro gentilezza, disponibilità, generosità: persone meravigliose, inglesizzate in "friendly and handly". Grazie al grande Adam, Andrew, Robyn, Daniel & Tara, Phil e Jeff: in ogni città Padre Cancellinho ha avuto la sua "spare bike"...E che figata pedalare con loro e i rispettivi gruppi e amici! A Sidney non sembrava vero di fare tutta la costa della Bay e fermarsi a prendere un caffè al Bar Coluzzi di King's Cross, il più famoso luogo di ritrovo per bikers. Oppure a Melbourne con Phil e Rob, oltre 10.000 ciclisti ogni sabato e domenica sulla stessa strada, come una gran fondo, tutti a tirare come i treni in pianura con la birra Cooper's (birra) e il BBQ della sera prima sullo stomaco...    
Come dicevo una passione che non ha confini. Vedi gente sulle strade con le magliette più disparate di chiare origini italiane, come questo giapponese con la divisa della Nove Colli, oppure lo stesso amico-ospite Daniel che indossa il completo Boghetta :-) unbelievable!  



Poi Adelaide con il clima da Down Under, i professionisti che pedalavano con noi e il clima di festa che si respirava, oltre ai 30 gradi e il cielo azzurro che ci avevano fatto dimenticare in quale stagione ci stessimo trovando.
Il ciclismo amatoriale australiano in versione JB è stata una grande scoperta per noi amanti di questa filosofia. Un continente e una nazione in movimento che ama lo sport più di ogni altra cosa (esclusa la birra) e il particolare la bicicletta. Merito probabilmente delle vittoria di Cadel Evans, merito anche del natio team di fenomeni Green Edge con tutti i più forti riders del momento, da Gerrans, Goss a O'Grady, Mc Ewen, Meyer e Davis, un mix di fenomeni che sta facendo sognare il paese. 
Non dimenticheremo i lauti coffee break del Bar Europa di Adelaide con Rob, Dave, Jeff e tutti gli alti. Un must ciclistico a base di big cappuccino, muffin, chiacchiere e risate. 
Una esperienza che ci rimarrà nel cuore. Big hug to everybody...see you soon friends!
beleza

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