Non è facile per un ciclista brasileiro farsi riconoscere ed apprezzare nella vicina Argentina.
I rapporti tra i due paesi confinanti non sono mai stati idilliaci, soprattutto quando si parla di calcio. Mai nominare il nome di Pelè nella tierra del nino de oro e della pulce Messi. Ma paradossalmente il maggior flusso turistico di Buenos Aires e di tutto il pais, viene dal Brasile. La moneta del real di Brasilia oggi è molto pù forte del peso argentino, così orde di carioca e paulisti li si vedono girovagare con il portafoglio gonfio per la capital a fare shopping e godere della movida portena, che per numero di locali, ristoranti e soprattutto chichas in quantità industriale, è la numero uno al mondo.
Ma torniamo al nostro ciclista predicatore che dopo essersi riempito la panza di parrilladas e birre quilmes, mostrando un preoccupante morbo alla DDB, ha preso la via del sud per raggiungere il suo sogno bambinesco: la Patagonia
Con "sole" 20 ore di Bus e 1800km raggiungeva con la sua paziente Aleccia la Peninsula di Valdes, dove finalmente incontrava un collega ciclista argentino impegnato nella sua personalissima impresa: raggiungere con la mountain bike la Tierra del Fuego percorrendo la Ruta n°3, circa 6000 km di pedalate nel nulla assoluto, da Cordoba a Usuahia.
Alejandro, tifoso del Boca, viene intervistato dal cronista del Seu Brasil, un racconto di aneddoti incredibili e una tempra isterica e un pò border che tanto ricordava il Sag e il Barone Von Maggioli.
Lasciato Alejandro alla sua biciclettata verso l'infinito, Padre Cancellihno incontrava finalmente nell'ostello di Puerto Madryn un gruppo di amici brasileiri, due coppie di Rio e una di Santos (nella foto l'amigo carioca Luiz) con i quali celebrava qualche giorno di fiesta e un piacevole capodanno a ritmo di samba.
El viaje continuava a sud nel cuore della Patagonia alla ricerca di panorami indimenticabili, riserve naturali di pinguini, balene, orche e leoni di mare, anche se la specie protetta che Padre Cancellihno ha maggiormente apprezzato e notato in grande quantità in Argentina è la Paccera-Pinguina di mare, detta anche "Guapa del Sul" (ritratta nella foto in basso).
Evitata per motivi politici la famosa Bariloche, ridente località filo germanica, praticamente un pezzo di Baviera riprodotto in Argentina, fondata da qualche ragazzo "disperso" negli anni 50, che Bmv ben conosce. Particolarmente gustosa la cerveza Weiss Patagonia di produzione locale, una cui rara bottiglia verrà stappata in via del tutto eccezzionale il prossimo venerdì sera alla Ghelo Nacht di Herr Maghniani per festeggiare un 2011 che speriamo sia per tutti di joia e beleza.
sotto l'intervista al Gualicho con Alejandro el ciclista
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