Ma torniamo al nostro ciclista predicatore che dopo essersi riempito la panza di parrilladas e birre quilmes, mostrando un preoccupante morbo alla DDB, ha preso la via del sud per raggiungere il suo sogno bambinesco: la Patagonia
Con "sole" 20 ore di Bus e 1800km raggiungeva con la sua paziente Aleccia la Peninsula di Valdes, dove finalmente incontrava un collega ciclista argentino impegnato nella sua personalissima impresa: raggiungere con la mountain bike la Tierra del Fuego percorrendo la Ruta n°3, circa 6000 km di pedalate nel nulla assoluto, da Cordoba a Usuahia.
Alejandro, tifoso del Boca, viene intervistato dal cronista del Seu Brasil, un racconto di aneddoti incredibili e una tempra isterica e un pò border che tanto ricordava il Sag e il Barone Von Maggioli.
Lasciato Alejandro alla sua biciclettata verso l'infinito, Padre Cancellihno incontrava finalmente nell'ostello di Puerto Madryn un gruppo di amici brasileiri, due coppie di Rio e una di Santos (nella foto l'amigo carioca Luiz) con i quali celebrava qualche giorno di fiesta e un piacevole capodanno a ritmo di samba.
El viaje continuava a sud nel cuore della Patagonia alla ricerca di panorami indimenticabili, riserve naturali di pinguini, balene, orche e leoni di mare, anche se la specie protetta che Padre Cancellihno ha maggiormente apprezzato e notato in grande quantità in Argentina è la Paccera-Pinguina di mare, detta anche "Guapa del Sul" (ritratta nella foto in basso).




Nessun commento:
Posta un commento