lunedì 10 ottobre 2011

Il ritorno di Nicchio sulle due ruote. A tanti anni di distanza il manager bolognese inforca la bici con l'amico cronista. "Mi mancava la canna..."

Nicchio, Nick, Niccio, Nicchione, Nicola. Chiamatelo come volete. L'amico di nascita e scuola riminese, da qualche anno emigrato a Bologna for business, si era forse dimenticato quanta joia e beleza regalasse un giro in bici. E' successo sabato scorso con Cancellinho, sua vecchia conoscenza ed ex compagno di merende (gli "Spacca's). Niccio (come ama chiamarlo il Barone Von Maggioli), durante i primi anni novanta (vedi foto repertorio sotto) era il Gianni Bugno della riviera. Tirato a lucido con la divisa Tecnhogym e l'elmetto in stile militare, si arrampicava sui monti ai 4-5 all'ora dopo sbronze epocali condivise con i soliti amici. La bici per lui era un'ancora di salvezza e come direbbe Paolo Cevoli lo aiutava a "spurgare" l'alcool...

Poi negli anni a seguire, tra matrimonio, figli (splendidi) e successi sul lavoro (è un manager del mondo Microsoft), c'è poco spazio per il ciclismo. E' così che opta per la corsetta e le maratone e anche lì si distingue per il suo passo lento ma efficace, tanto che alla New York Marathon 2007 arriva a Central Park che stanno smontando il villaggio, ma lui c'è!
Infine il ritorno di fiamma con la bici. Nei giorni scorsi improvvisamente decide di acquistare sul web (non a caso) un nuovo telaio tedesco in carbonio con ruote e gruppo annesso, un buon attrezzo per ricominciare a pedalare. E via prima uscita con Cancellinho proprio sabato mattina: 50km che gli sono sembrati una Maratona delle Dolomiti per la fatica che ha fatto sui cavalcavia, nei piccoli "gnocchi" tra Ospedaletto e Riccione, persino sulla salita del garage. Il ritmo è quello di sempre, la voglia di stare insieme in J&B idem. Bentornato Nicchio!

Le interviste di giornata

Nessun commento:

Posta un commento