La prestasào sarebbe stata ancora più positiva se il capitào non fosse partito nell'ultima griglia arancione (una sorta di grigliata Gap) che contava il maggior numero di partecipanti (oltre 9000), oltretutto quasi ultimo assoluto. Am63, come tutti i carioca ama dormire e odia fare le levatacce. Alloggiato in una pensione di amici a Villamarina, ha preferito alzarsi con calma, intorno alle 5.40, a differenza di tutti gli altri che si sono svegliati alle 3 per fare colacao dalle 3.30 con pasta e riso. Che tristeria...
Un caffè doppio e un croissant sono bastati, gli occhi erano ancora da sonno e via di corsa alla partenza dove Am63 ha avuto il piacere di incontrare dei vecchi amici tedeschi del Belvedere Come si poteva immaginare, sto cavolo di gruppo degli ultimi, è riuscito a muoversi solo alle 6.45 circa, una odissea. Da quel momento una corsa sfrenata per recuperare tempo e posizioni e per evitare il classico ingorgo delle prime salite. Nonostante la media dei 43 fino a Bertinoro, l'ingorgo non è stato scongiurato e Am63 è sceso per alcuni tratti dalla sua De Rosa e in altri momenti ha imboccato i marciapiedi, pur di superare quella masnada di ciclisti-gappisti.
Poi finalmente si è cominciato a pedalare sul serio e in salita il lato sinistro della strada è diventato di proprietà del Seu Brasil che ringraziando i moribondi con un gentile "obrigadao", prendeva un bel passo fino a Pieve di Rivoschio, Ciola e poi Barbotto. Sulla salita piu impegnativa il caldo tropicale cominciava a farsi sentire, ma Am63 abituato al clima di RDJ imprime un buon ritmo alla ascesa, bevendo come un cammello. All'arrivo del Barbotto la sosta allo stand del Belvedere permetteva di recuperare qualche forza, per continuare in tutta tranquillità, con joia e beleza, la cavalcata fino all'arrivo di Cesenatico, salutato dagli amici del Belvedere che hanno premiato la corsa del ciclista brasiliano con una simpatica t-shirt con scritto "A liò fat....I did it!!!". Infine una curiosità: Am63 ha corso la gran fondo con un altro nome: trattasi di Eric Young, un afrocaraibico di quasi due metri residente a Londra con la passione per il ciclismo che per motivi familiari ha disdetto la sua presenza all'Hotel Belvedere: uno dei rari casi di ciclista di colore nel mondo.
Il prossimo anno (40esima edizione della Nove Colli) il Seu sarà presente alla disfida di Cesenatico anche Kognatao e Bicio DJ. Non mancheremo!
Ci piacerebbe poter abbattere con joia e beleza qualche gappista, giusto per non perdere le belle e buone tradizioni
Beleza
molto bene, capitao. missione riuscita.
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