martedì 1 marzo 2011

Ciclisti & stragisti: storie di ordinaria follia. L'esempio positivo delle Black Panthers


Per una volta questo visitatissimo blog prova ad essere semiserio trattando un tema che sta tanto a cuore al suo redattore brasileiro Padre Cancellihno: la maleducazione stradale dei ciclisti. E' una vera piaga della società, un problema forse un pò sottovalutato dalla maggior parte dei bikers stessi. Meglio non "googlare" sulla voce stragi di ciclisti della domenica, meglio non cercare statistiche sugli investiti di ogni anno. E' sempre peggio. Le strade italiane sono quelle che sono e il rapporto tra automobilisti e utenti delle due ruote è a dir poco conflittuale. Di chi la colpa? Facile dire che i drivers sono tutti stronzi, che non c'è rispetto per chi usa la bicicletta. Non è così purtroppo. C'e' una bruttissima abitudine, un morbo direi in gergo Gap-Seu-Sag, che affligge una buona fetta di appassionati. Molto semplice, trattasi di pura ignoranza o cinefila "mala educacion".
Ignoranza perchè non capiscono che la strada va rispettata. Un rispetto che deve tenere conto che su questa strada ci devono stare tutti: oltre alle bici ci sono anche automobili, spesso camion, ciclomotori, cavalli, somari, and so on. Perchè stare in mezzo allora? Perchè fare incazzare quei poveri cristi che la domenica vogliono arrivare in orario alla messa con la famiglia e non se la sentono di smoccolare strada facendo? Zio Signore!
Ci sono dei gruppi (matteoniani compresi) che occupano tutto lo spazio disponibile, anche oltre la linea di mezzeria. E se qualcuno strombazza dietro... evvai con i faffanculo! Ragazzi è vero che viviamo in un mondo di vaffanculo, è vero che il nostro Premier fa il "bunga bunga", è vero anche che siamo un paese europeo con il senso civile del Botswana, ma azzo ci vogliamo dare una regolata?
Perchè rischiare la vita per un giro in bicicletta tra amici? Questo appello è fatto da uno che ama questo sport, un hobby di "joia e beleza", ma che si innervosisce (o meglio s'inkazza come una iena) a vedere la domenica certe scenette di uno squallore indicibile. Automobilisti che urlano, ciclisti che rispondono e viceversa. Così si finisce a botte. Già successo purtroppo. Non si vuole giustificare il mondo delle macchine. Altrochè! Anche in quel partito è pieno di sclerotici, forse meglio chiamare imbecilli. Gente che gode al solo pensiero di sfiorare al 100 all'ora le ruote e i manubri dei malcapitati ciclisti, magari per una volta in fila indiana a pedalare in relax ai 25 all'ora.
Insomma qui si tratta solo di darci tutti una regolata per evitare inutili rischi
Si accettano molto volentieri vostre riflessioni in merito. Non si è citati le Black Panters, perchè trattasi di un gruppo che ha fatto della educazione stradale un must grazie alle direttive del Presidente DDB! Sempre in fila, non si transige. E' sempre un piacere pedalare in vostra compagnia ragacci. Continuate così e date il buon esempio.

beleza

2 commenti:

  1. Ma come mai questo cambiamento di Padre Cancellinho andre' do nascimento? che sia stato l'incontro ravvicinato con l'energumeno con il collo alla mike tyson, che ha bloccato la macchina in mezzo alla strada sulle coste di sgrigna qualche anno fà.Penso proprio di si,quella volta mi sono cacato sotto anche io.Da quella volta il dito lo tengo sempre appoggiato al manubrio!!!!

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  2. Grande Andrea . La persona ignorante, incivile e non osservante delle regole lo è sempre sia che cammini che pedali o che guidi una macchina . Ogni domenica ripeto ( a costo di sembrare rincoglionito )ogni volta che vedo qualcuno passare con il rosso l'episodio della multa inflittami da una pattuglia dei carabinieri di Novafeltria qualche anno fà. A me ha insegnato che anche la bicicletta è un mezzo e deve sottostare alle regole e quando c'è un incidente ragione o torto la peggio c'è la sempre la bicicletta .Forse il popolo italiano avrebbe bisogno di essere sempre tenuto a "bacchetta".
    Un abbraccio joia e beleza

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