La neve bastarda, il ghelo persistente, l'impraticabilità delle strade, tiene e terrà ancora per qualche giorno (minimo un'altra settimana) i ciclisti in casa a soffrire sui rulli, tutti pronti a fare patti con il diavolo pur di recuperare la condizione che se ne sta andando. Ci sono i disperati che girano con la mtb nei parchi cittadini e slittare sui manti nevosi e ghiacciati rischiando il bacino, altri che vanno in piscina a muovere le gambe atrofizzate o in palestra a vedere bei culi sulle spinbike. Purtroppo è un mondo malato quello del ciclismo. Ne siamo sempre più consapevoli.
C'è anche un Contador che per colpa di Pio e delle sue carni "trattate" di Perticara, deve scontare due anni di squalifica per vedersi togliere un tour e un giro. C'è chi come il Barone si procura un misterioso infortunio al braccio cadendo in mountain bike come un kamikake.
C'è anche un Daniel De Bilanzien che diventato papà a fine dicembre della spledida Viola, si appresta a vivere nel suo clou le classiche violenze domestiche.
Ma qualcosa non quadra in tutta questa storia. In molti l'hanno visto in gennaio (prima che arrivasse il clima siberiano) pedalare come un forsennato, uscire tutti i giorni e macinare km sempre in posizione perfetta, spingendo le famose cento pedalate, come solo lui sa fare. Morale: 1800km in sole due settimane, con la piccola Viola che nel frattempo prendeva le prime poppate di mamma Anna (e che bella mamma!).
Definirlo oltremisura diabolico è poco. Il DDB che tutti noi adoriamo (a proposito...Auguroni Papà!) sa che lo attende un periodo di violenze e ha sfruttato al massimo il primo mese di vita della piccola neo arrivata, periodo nel quale per sua fortuna ha dormito come un ghiro...
Sono storie che toccano la nostra sensibilità, storie di ex ciclisti abbandonati al loro destino, vittime di terrificanti violenze domestiche. Vite di sofferenza con il telefonino sempre in mano (nella foto sotto l'esempio del DDB redarguito dalla moglie durante la recente Ghelo Natch) pronti come soldatini a rispondere agli ordini dall'alto, impartiti con rigore e spesso incazzatura.
Noi del Seu siamo solidali con gli amici "violati" nella speranza che presto l'opinione pubblica possa mobilitarsi contro questo terribile problema sociale. Ci batteremo per istituire un Telefono Marrone (color merda) per le telefonate di denuncia di tali violenze subite dai mariti, ci batteremo per indire una giornata di sensibilizzazione nazionale che idealmente potrebbe essere il prossimo 25 febbraio (data prefissata di Fosso V).
Tenete duro guys!
beleza
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