C'eravamo sbagliati. BVM ha sorpreso tutti e dopo un prolungato periodo di silenzi, si è presentato puntualissimo all'appuntamento del Victoria Frustuck. Un film già visto, giunto alla sua quinta edizione. Fosso di Romagna attendeva i soliti debosciati per l'ennesima impresa ciclistica. Assenti ingiustificati Herr Maghniani, Bicio DJ, Kosio, Agnus Dei (non stiamo neanche a spiegarne i chiari motivi), al via del futuro Bike Hotel di Viserba c'erano il sedicente Avv.Donatov, Ignis (solo per pochi km) il Kognato in abiti civili, il padron di casa Col. Perazzinov e l'esordiente tedesco Alex da Colonia.
Il diabolico DDB, come prassi, svicola per partire in altro orario seguendo le sue tabelle di allenamento. Mangiata la torta d'ordinanza, pronti...via! Nel primo tratto ritmi blandi e tutti a stare vicino con il cuore e l'anima al povero Ignis, che tenuto under control da uno strano congegno (microfono nascosto e microchip al polso) subisce scariche elettriche lanciate dalla moglie a casa ogni volta che pronuncia il nome di Bagno e rivolge la parola agli amici.
Intanto Alex e Donatov cominciano il loro calvario personale che li accompagnerà per tutta la giornata. Per il teutonico una FRW senza sella, il comunista pentito inforca un cancello modello Fiorenzo Magni che difficilmente riesce a domare.
Ed eccoci arrivati al bivio di Sogliano, primo GP della Montagna di giornata con Ignis che saluta mestamente gli amici, che non sono più amici da quel famoso e drammatico febbraio 2008. Andiamo a sentirlo nella nostra intervista:
A Strigara, al Gallia di Elisabetta "Strigaris" (ex di Clooney) una meritata pausa caffè, con il Donatov che giunge dopo una mezzoretta già con il cuore in gola e il terrore negli occhi. C'era ancora da superare lo scoglio di Ghelliberg, il denticello al 18% diventato lo spauracchio di tutti dalla lontana prima edizione di Fosso 2007.
Foto di rito e via a salire al 18%. Alex preferisce farsi un camminata in tutto relax. Donatov opta per la tecnica zig zag, spingendo ai 3 all'ora e girando il manubrio ogni due pedalate
Ma l'incubo finisce, si arriva al Barbotto e in discesa a Mercato Saraceno dove, come da tradizione, da Elena c'era il tris di primi che attendeva la ciurma, il tutto annaffiato da gut beer.
Si riparte: l'ammiraglia fa bene a stare alle costole del gruppetto. Arriva la pioggia, un temporale, tuoni e fulmini, persino la grandine. Ma mancano ancora 20km i nostri eroi non si fanno impaurire dalle proibitive condizioni meteo.
Le suore accolgono prima BVM e Cancellinho (mai presa un acqua così!!!), doccia calda e via sotto le coperte ad aspettare i vestiti trasportati dall'ammiraglia. Dopo circa un'ora arrivano tutti gli altri, compreso il diabolico DDB che ha fatto perdere le sue tracce tenendo 100 pedalate sul Passo del Ranchio.
Suor Igina e le sorelle, come sempre brillanti e all'altezza della situazione, ci hanno tenuto a ricordare tutti gli scomparsi, questa volta senza video conferenza, ma con un sentito "Gloria al Padre".
Mancava all'appello solo la classica commemorazione- sparizione-apparizione del Donatov, evento accaduto nel lontano febbraio 2007. A tenerla in divisa d'ordinanza il redivivo Barone Von Maggioli...
Il ritorno verso casa è stata una assoluta novità non prevista dal collaudato format: si propende per la strada panoramica tra Sarsina e Sant'Agata Feltria. Donatov e Alex da Koln preferiscono alle salite i comodi sedili dell'ammiraglia guidata dall'ottimo Kognatao. Il Colonnello Perazzinov (si era allenato di nascosto) tiene con gamba e orgoglio sulle proibitive pendenze fino a Poggio Rimini. Poi una sgambata sulla Marecchiese con un brillantissimo DDB, che sprizza energia da tutti i pori con la sua divisa Top Bikers.
Ad attendere i ciclisti di Fosso 2012, mogli e numerosa prole in quel di Villa Verucchio, la Gea, per l'ennesima magnata in famiglia; un modo per chiudere con una meritata violenza domestica, quello che una volta era un un unico week-end annuale tra amici (un pò gay) all'insegna della joia e beleza e soprattutto della disintossicazione casalinga.
Appuntamento a Fosso 2013 e che il buon Dio ce la mandi buona...
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