mercoledì 24 aprile 2013

Osteggiati da sempre: la bici trova sempre qualcuno a cui rompere le scatole :-)

Non che le controversie tra i ciclisti e gli altri utenti della strada siano una novità dei giorni nostri. La è stata sempre conflittuale. Agli inizi del novecento a causa di una circolazione ciclabile “vivace” si era imposto ai velocipedi un limite di velocità di 12 chilometri l'ora, allineato a quello delle vetture a cavallo (mi chiedo come facessero a rilevare le velocità oltre la norma). Venne avanzata richiesta di contenere l'uso dei velocipedi perché «troppi sono i velocipedastri che non sanno trattenersi dalla corsa sfrenata». Insomma a quei tempi la bicicletta era osteggiata perché troppo moderna e troppo veloce ora viene criticata perché considerata obsoleta e, per la sua lentezza, d'intralcio al traffico. Cambiano i tempi, si ribaltano le prospettive ma, a quanto pare, la bici trova sempre qualcuno a cui rompere le scatole. Che tristezza! Vabbè consoliamoci con una Manabrea e andiamo avanti con le nostra battaglie!
beleza

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