giovedì 17 settembre 2009

Buona prestazione del Seu Brasil al mondiale 2009 dei ciclisti-giornalai a Kranj (Slovenia)


Non sono bastati 10.000 km di allenamenti sulle colline della Romagna per conquistare una medaglia al mondiale dei ciclisti-giornalai. A Kranj, sulle montagne della Slovenia a pochi km da Lubjana, si è svolta l'edizione 2009 del campionato del mondo dei ciclisti giornalisti, evento organizzato della AIJC internazionale. Iscritto con la doppia nazionalità (italia-brasile) il giornalaio afroromagnolo Am63. Il programma prevedeva una prova di time-trial (crono) di 17km in pianura il sabato, mentre la domenica, sempre a Kranj, la prova su strada su un percorso molto impegnativo.

Sabato 12 - Prova per cronoman su un percorso in rettilineo di 17 km. Unico sfighed senza bici con manubrio tecnico da crono e casco aerodinamico è proprio Am63, che indossando la maglia verdeoro ha cmq corso alla media dei 38 (vento in faccia della madonna) raccogliendo un onorevole 14 posto, a circa 3 minuti dai primi. Tutti i media sloveni presenti alla partenza (sembrava di essere ad un mondiale vero) si sono concentrati su questo corridore brasiliano con pettorina italiana e look da cicloamatore. Tanto che durante le interviste Am63 ha parlato un mezzo misto portoghese-dialetto romagnolo, preso seriamente dai colleghi slavi. Una gag da ricordare per sempre. Una grande soddisfazione per Am63 è stata avere battuto nella sua categoria gli altri italiani presenti, solita banda di sottosviluppè isterici con poco spirito sportivo. La gara è stata vinta dall'australiano Jeff Jones di Ciclyngnews alla media dei 44! E questo sarebbe un giornalista?

Domenica 13 - Grande attesa per la prova su strada nel centro cittadino di Kranj. Ottima l'organizzazione, qualche dubbio invece sulla scelta del percorso che prevedeva una corsa pazza tra le viuzze strette del paese con discese al 10% e una salita di 300m al 18! un circuito di 10 giri per 55km totali.

Durante la serata di gala del giorno prima, con presenti anche i ministri dello sport e dell'ambiente sloveni (è tutto vero!), il comitato organizzatore ha imposto l'uso della maglia ufficiale della nazionale, chiedendo chi fosse quell'italiano un pò folle che aveva indossato la divisa ufficiale della selecao....:-) risata generale di tutti! Compreso il compagno di merende Primoz Kalisnik (persona meravigliosa) che ha giustificato il fatto sottolineando che l'italiano avesse i nonni a San Paulo.
Risolta questa importante questione diplomatica, Am63 si è fatto trovare alla partenza, accompagnato dalla moglie decennale Aleccia (festeggiato il decimo proprio l'11 sett!) con la maglia azzurra e il calzino verdeoro, grintoso e concentrato più che mai.

Non è bastata questa concentrazione per riuscire a stare a ruota del gruppetto dei 10 isterici che hanno imposto un ritmo forsennato dai primi km, con grossi rischi anche sulla loro incolumità, visto il tracciato così pericoloso. Am63 ha cmq tenuto botta e pedalato a buon ritmo per i primi giri con un gruppetto di 10 colleghi.



Tifo da stadio sulle due salite, bella atmosfera sulle strade, ma anche tanti ritirati. Am63 dopo il quinto giro rompe il fiato e rimane sempre aggrappato al suo gruppetto, che prova a raggiungere i fuggitivi aumentando l'andatura, ma senza esito.


Nella volata finale è un brutto sgomitarsi tra Am63, un ceko, due sloveni, un austriaco e un olandese (sembra una barzelletta, manca solo il francese). Am63 arriva terzo e tredicesimo finale con tanta soddisfazione e ringraziando Dio per essere ancora vivo e con le ossa tutte a posto dopo questa corsa delirante.


Il mondiale è stato vinto dall'italiano Eros Maccioni (Giornale di Vicenza) in volata su un austriaco. A seguire la bellissima premazione nella piazza del paese con degustazione di piatti tipische e birra a fiumi.



La delegazione italo-brasileira ha fatto il suo ritorno in Romagna con zero medaglie ma tanta joia e beleza. Prossimo appuntamento mondiale con i ciclisti-giornalai è il 3-5 settembre 2010 in Belgio (Fiandre).

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