Proprio lui, il Direttore del celebre Polet, una assoluta personalità in campo giornalistico e sociopolitico nel suo paese, ha ospitato per 3 giorni i ragacci della via Gluck. La goliardia è stata il filo conduttore di un week-end all'insegna del malto e del luppolo. Come si poteva immaginare la birra di Lubiana scorreva a fiumi e i due Seu hanno fatto del loro meglio. C'era in programma la 30esima edizione della Franja Marathon, senza alcun dubbio la gran fondo più bella d'Europa, la pedalata di 160km tra le colline verdi della Slovenia con migliaia di partecipanti. Primoz, fedele alla sua follia, ha voluto iscrivere il collega italiano con dei riferimenti alquanto strani (nella foto). Al desk della gara c'erano le hostess che si facevano il segno della croce alla consegna del numero a Cancellinho, qualcuno che chiedeva notizie di Pio Ratzinger...un delirio totale.
Mentre la birra continuava a scorrere impetuosa nelle panze degli ospiti della Primoz land, è stata obbligata una visita alla ambasciata brasileira di Lubiana. Ma i due Seu erano troppo ciucchi per incontrare l'ambasciatore verdeoro. Si è preferito optare per un trekking disintossicante a Tivoli Park, una collina nel centro di Lubiana che sembra il nostro Casentino. Maravilla.
"Ma non dovevamo andare in bicicletta? si chiedevano Kognatato e il suo capitano.." Telaio e ruote se ne stavano tranquillamente nel bagagliaio della mitica AutoPronti Merdeces, lo sponsor della spedizione slovena, quando Primoz continuava a ordinare Lasko con una naturalezza imbarazzante. Mai rifiutare una birra offerta da un amico...
Al risveglio assonnato di sabato, per muovere la gamba prima della Franja ci si è spostati con Katarina e Primoz 80km a est verso i laghetti di Bled e Bohijn, luoghi meravigliosi e incontaminati, perfetti per un warm up pre gara. Qui Padre Cancellihno from Vatican ha incontrato una dottoressa ciclista giornalista, tal Iron Woman Nada (amica di Primoz) con la quale ha pedalato sulla vetta della montagna di Potjiuka. Joia e beleza all'estrema potenza.
Drammatico invece il ritorno a Lubiana. Il Director del Polet, per accontentare i palati degli amici italiani, si è improvvisato cuoco, preparando il piatto di pasta più immangiabile della storia della alimentazione mondiale: tagliatelle verdi con conchiglie scotte senza sale con una spruzzata di tonno al naturale andato a male. (la faccia sotto del Kognato è tutto un programma)
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