giovedì 27 ottobre 2011

Il Pagellone Seu della stagione ciclistica 2011. Tutti i protagonisti d'annata: da Cavendish a Igor Tavor passando per Fabio Aurelio...

Come gli anni passati, con la chiusura della stagione ciclistica Pro-Tour, ci dilettiamo nel dare i voti ad alcuni personaggi che hanno ruotato attorno al mondo Seu, amici che hanno condiviso in questo lungo 2011 pedalate, sofferenza e divertimento. Le singole recensioni sono state coordinate in collaborazione con l'UCI, il Presidente della FCI Di Rocco e le testate giornalistiche Gazzetta dello Sport, Tuttosport, Cotto e Mangiato, Hardsexadventures e Merletti&Ricami.

Con questo ennesimo post demenziale e in attesa di ricevere le meritate querele, Padre Cancellinho per la felicità dei suoi lettori annoiati dalle sue solite e inutili cronache psicociclistiche, saluta tutti e si congeda per un lungo periodo di riflessione che lo porterà prima nel sud-est asiatico, successivamente nel continente australe per portare e diffondere il verbo "joia e beleza". Arrivederci al 2012 ...forse :-)

Doc Bascucci: 9+
Il dottore merita senza alcuna ombra di dubbio il voto più alto del nostro pagellone. Il medico di cura che ogni paziente vorrebbe avere, ha regalato spettacolo al Big Tour toscano di Matteoni e dimostrato che goliardia e gamba buona sono elementi che possono coestistere nella chimica cicloturistica. Lo aspettiamo tutti al big tour 2012. Un grande.

Primoz Kalisnik: 8/9
Per noi del Seu è come un fratello. Anzi un fratello finocchio. A 50 anni compiuti il Direttore del Polet ha dimostrato in questa stagione che si può raggiungere una forma perfetta ingurgitando nove birre medie prima di una gran fondo (la Franja della sua Lubiana) e "solo" sette prima di una prova mondiale (il Wpcc di Gabicce). I risultati gli hanno dato ragione. Slovenia huber alles!

Philippe Gilbert: 8 e mezzo
Il belga con la capoccia d'orata si è confermato il numero uno anche nel 2011. Oltre alle 20 vittorie pro-tour ha dimostrato di essere il ciclista più completo su tutti i fronti. Peccato che in italia di fenomeni così non ne nascano mai.

Mark Cavendish: 8+
Anche il Cav ne ha vinte 20 di volate, compreso quello scatto a gamba piena sul falsopiano di Copenaghen che gli ha regalato l'iridato. Pare che abbia messo pure la testa a posto. E questo non lo nobilita per noi del Seu. Ma la sua stagione è stata al limite della perfezione, quindi merita questo voto.

Cadel Evans: 8
E bravo Cadel! Finalmente ce l'hai fatta! Al Tour era un abbonato dei secondi posti, quest'anno ha dimostrato di essere più forte degli Shleck e di Contador. Peccato che abiti a Darwin, 3000km da Sidney (dove andremo a Natale-Capodanno) altrimenti lo avremmo festeggiato con i suoi amici aborigeni...

Davide Boggian O'Maratoneta: 8
Tornando al ciclismo autentico, non possiamo che celebrare con un bell'otto questo ragazzo che in pochi mesi ha lasciato le maratone per dedicarsi con grandi risultati al cicloturismo. Ottimo scalatore...peccato solo che non abbia imparato a usare il 39!

Ale Orlandi: 8-
La più bella scoperta del 2011 per noi del Seu. Il talento soglianese (come ormai lo definiscono tutti i media locali) rappresenta il modello di ciclista ideale per la nostra filosofia di "joia e beleza". Non disdegna mai una cerveja post salita, ama il samba, ha pure due gambe esplosive e da del filo da torcere ai più forti (quelli isterici). Probabile nel giro di poco tempo diventi ad honorem il nostro capitano.


Tiziano Arlotti: 7 e mezzo
E' stato il compagno di merende e di uscite domenicali di Padre Cancellinho durante il suo lungo e buio periodo elettorale. Lo ha sempre stimolato a tenere botta e solo per questo merita un ottimo voto. Abbiamo anche scoperto che quando è in forma è un bell'animale sulla sua Ridley. Lo vogliamo con noi anche nel 2012 (anche al Wpcc di Lienz).

Tatino: 7+
Poche le apparizioni per il simpatico ciclista riminese della "Peppina", ma merita un bel voto questo ragazzo. Tatino non disdegna mai un sorriso in bici, gli piace la bagarre e ha fatto bella figura durante i caldi "martedì da leoni" dell'estate.

Stefano Bianchi: 7
E' il più costante di tutti con i suoi classici 20.000 km (forse anche 25) stagionali. E grazie a tutta questa strada, unita a una umiltà ciclistica invidiabile, il policeman è decisamente uno dei più dotati del circuito romagnolo. Gli avremmo dato anche un otto se non fosse per i suoi puerili e ripetuti battibecchi con l'amico Pio.

Sergio Ceccherini: 7
Anche lui lo abbiamo visto poco quest'anno ma merita comunque un voto positivo per la sua solita generosità ed educazione in strada. Quando c'è da tirare tira per tutti, quando c'è da aspettare qualcuno non si risparmia mai. Peccato per il mal di schiena, ma passerà.

Pio DJ: voto 7
Quest'anno siamo buoni, anzi pii. Il nostro amico predicatore della carne dopata ha fatto una buona stagione. Nulla da eccepire. Quasi sempre presente di martedì pm e domenica, ha scongiurato le violenze domestiche e religiose per fare compagnia al suo compare Padre Cancellinho. Ma il vizietto di ciucciare la ruota non l'ha perso.

Igor Tavor: voto 7
Che dire di questo corianese con la parlata in slow motion? Che è un grande solo per quanto ci fa ridere e divertire sentirlo interloquire. Lo vorremmo in bici con noi sempre, oltretutto è anche un passista niente male. Ciao mastro ciliegia!

Frank Glorieaux: voto 7
Frank dalle Fiandre è il ciclista perfetto. Un fisico da professionista, l'avvocato si prepara sul pavè e pochi lo batterebbero dalle nostre parti. Il 2011 per lui è stato un pò sfortunato, causa un infortunio ai tendini che lo ha fermato per diversi mesi. Ma le cure della splendida moglie Joke lo stanno rimettendo in sesto. Ci aspetta al Tour Flanders: 1 aprile 2012!

Daniel De Bilanzien: voto 7
Il capitano del Gap e dei Top Bikers ci è piaciuto. Il suo impegno e l'abnegazione per il mezzo ciclistico è innegabile. I pesetti in borraccia e le cento pedalate gli hanno permesso un sensibile miglioramento sulle salite dal 15% in su. Nessuno lo tiene su quelle pendenze. In pianura il discorso cambia e gli servirebbe un motorino per stare dietro al Seu. Ma il DDB è così e noi gli vogliamo bene. Fra due mesetti diventerà padre. Auguroni! E chissà se nel 2012 riuscirà a sconfiggere le prevedibili violenze domestiche?

Daniele Bertozzi: voto 7
Uno come lui, con la sua esperienza, la sua gamba e il carisma di riconosciuto capitano, meriterebbe anche un 10. Ma lo abbiamo visto alle sociali di Matteoni un pò spompato quest'anno. E' stato battuto da un certo Fabio Della Bartola, diventato subito un "divo" sulla stampa locale. Che si tratti di un passaggio di consegna?


Maria Cristina Prati: 7
Va più forte di noi uomini (se proprio così vogliamo definirci). Prima di staccarti in salita ti fa un sorrisino ammiccante come dire: "Ma dove pensi di andare con quella panzetta?". La Cristina è in gamba. E che gamba! Proveremo a darle del filo da torcere nel 2012 con un aiutino della carne di Pio...

Charlie Matteoni: voto 7
A proposito di sorrisi e di buon umore in questo campo Charlie batte tutti. Davvero uno spirito Seu "joia e beleza" per uno dei cardini del Matteoni's Group. Ogni tanto fa il capogruppo in testa allo sciame matteoniano. E si sa ben comportare. Quando taglia pane & prosciutto nelle gite per i ciclisti affamati risulta ancora più bravo. Mitico Charlie!


Fabian Cancellara: voto 7
Non prende un nove solo per qualche risultato mancato. La locomotiva di Berna è stata regolare e fantastica anche nel 2011. E' vero che ha collezionato un pò di secondi posti, ma ci ha sempre provato con la solita follia mista a forza, che lo contraddistingue. Per questo motivo lo abbiamo reso testimonial del nostro blog. Loving Fabian!

Anna Ragni: voto 7
E' stata la vera rivelazione della stagione agonistica matteoniana. La bionda Anna from Gatteo, come dicono in molti è un vero talento di questo sport. E forse se ci credesse anche lei vincerebbe diverse gare. Come la collega Cristina ama abbandonare e abbattere i colleghi maschietti sul suo terreno preferito: la salita. Memorabile un tour estivo con Cancellinho che nella terribile calura di Monteleone oramai ci lasciava le penne.


Rocco Toccacieli: voto 6 e mezzo
La sufficienza gliela diamo solo per la simpatia e la sportività. Il buon passista Rocco from Rsm, come le cronache del nostro blog hanno più volte riportato, ha sfidato Cancellinho rimediando solo batoste sonore. Ma la battaglia continua. Nel 2012 promette di stargli davanti sempre. Stiamo a vedere...

Mirko Gas - voto 6 e mezzo
Un atleta del Signore, se Pio ci permette di dire. Nel senso che Mirko sarebbe uno dei più forti, se non il più forte di tutti, se solo si mettesse a pedalare seriamente. Che ne abbia poca voglia lo possiamo capire. Per lui il beach tennis è più relax. Sufficienza comunque meritata.


Maurizia "Paradiso" Motisi: voto 6 e mezzo
Anche lei, la "morettona gambalunga" è di scuola matteoniana e ci prova sempre al passo dei colleghi e le colleghe del team. Noi la apprezziamo solo per l'impegno e la carineria. Il resto conta poco.

Giamma Ignis Alcatraz Sarti: voto 6
Il pompiere quest'anno ci ha degnato di poche uscite. Preferisce pedalare con i moribondi del Gap o con altri amici. Siamo un pò delusi ma gli vogliamo comunque bene e confermiamo il talento di questo passistone d'altri tempi che quest'anno, oltre alle note violenze domestiche, ha dovuto fare i conti anche con una brutta caduta. Torna tra noi giamma!

Franco Herr Maghniani - voto 6
Sufficienza meritatissima per l'ex portiere del Torre Pedrera che si è convertito al mezzo ciclistico (su pressione del DDB) dopo averlo rifiutato per anni. Franco è un asceta della bici, lo vediamo soffrire e sudare come una bestia, ma lui ha la tempra tedesca nel sangue e promette numeri nel 2012. Mah...

Andrea Boldrini O'Dentista: voto 6
Ruolo di marcia altalenante per il dentista dirimpettaio di Pio DJ. Partito alla grande nei primi mesi, corsa la GF della Liguria, si è un pò spento durante il corso della stagione con qualche scatto in salita diabolico, ma poco di più. Pare che abbia già iniziato con i rulli pensando al 2012...

Alberto Contador: 6-
Il pistolero ha vinto il Giro d'Italia ma al Tour ha alzato bandiera bianca davanti allo strapotere degli altri. Voci di corridoio sostengono che il suo calo di forma sia dovuto all'effetto ritardato delle carni di Pio. Stiamo a vedere cosa combina nella prossima stagione.


Fabio Perazzinov: 5 e mezzo
Il Colonnello è il nostro faro. Non lo abbiamo visto in bicicletta nel 2012, probabilmente anche per il forfeit forzato di Fosso di Romagna. Ma non ce la sentiamo di dargli un voto più basso. Con la compagna ha iniziato a pedalare in questi giorni, proprio con l'arrivo della stagione delle piogge. Ma la prossima missione di Fosso è dietro l'angolo e c'è poco da scherzare...

Ivan Basso: voto 5
Il capitano della Liquigas ci ha un pò delusi. Indietro al Tour, poco incisivo nelle altre corse. Ma comunque ci ha provato. Nel 2012 proverà a correre il Giro e tentare il suo tris di vittorie. In bocca al lupo

Marko Innozent: voto 5
Ragazzo d'oro con un solo neo: appartenere al Sag. Abbiamo avuto il piacere di averlo con noi al Sellaronda 2011, ma gli mancava troppo il Barone. Il suo talento è indiscutibile, peccato davvero che frequenti il mondo malato Sag e frequenti poco il quello Seu di "Joia e beleza". C'è sempre tempo per cambiare rotta.


Fabio Aurelio: voto 5
Nonostante il suo cuore sia nerazzurro, siamo costretti a dargli una meritata insufficienza. Troppo poche le sue apparizioni ciclistiche con il Seu. Si limitano a tre martedì da leoni. E da lui che è un fratello pretendiamo di più. Speriamo solo che nel prossimo futuro non si faccia influenzare dalla cattiva sorte dei ragazzi di Ranieri.

Davide Agnus Dei Capacci: voto 4 e mezzo
Gli è nato il secondo figlio e la bicicletta nel 2011 ha preso un pò di ruggine in garage. Il fisico matematico-meteorologo è un amico e noi tifiamo per lui perchè possa tornare a pedalare con noi. Ce lo auguriamo per il prossimo inverno: è noto che ami particolarmente uscire con le temperature rigide vestito di piumino, moon boot e colbacco sotto il casco a pedalare e sudare come nell'entroterra.

Kognatao: voto 4+
Che dire? C'è un pò di tristeza e saudade nel giudicare il nostro gregario (ormai ex) Seu. Le violenze domestiche e gli infortuni lo hanno travolto anche in questo 2011. In bici con noi lo abbiamo visto una, forse due volte. Gli diciamo con affetto "in culo alla balena..". La vita è ancora lunga, Kognato forse tornerà. Intanto ci ascoltiamo una triste canzona di Joao Gilberto.

Barone Von Maggioli: voto 4
l'Ufiziale Sag, fresco papà della splendida erede al trono Maria Sveva Hollenzollern, non ha voluto come sostiene lui "mischiarsi in giri in bici con plebei Seu e Gap". Ha fatto poche apparizioni che in poche pedalate sono diventate sparizioni. Lo stile è sempre il solito: sangue, gioia, abbandono. Contento lui...


Bicio DJ Don Santos: voto 4
La foto è eloquente. E noi del Seu siamo tristi. Era partito con grandi ambizioni. Voleva persino fare un training camp ciclistico a Fortaleza. Poi si è inabissato nei meandri degli impegni familiari, violenze, e si concede qualche uscita solo in mtb con i Top bikers, gruppo isterico di TP. Per ricordarlo gli dedichiamo un pezzo di Caetano Veloso dal titolo "O Leoazinho". Hasta luego bicio!


In attesa di ricevere le prime querele, Padre Cancellinho (che si da per etica professionale un N.C.) ci tiene ad abbracciare tutti quanti, scusandosi se ha dimenticato qualcuno nel lungo listone. Non ce ne vogliano Kosio e tutti gli altri...abbiamo cercato di fare il nostro sporco "lavoro", con poca serietà e la solita demenza...
beleza

lunedì 24 ottobre 2011

Ciao Sic, tu sì che eri un biker tutta "joia e beleza"

Noi che su questo blog da sempre scriviamo "pataccate", per una volta ci teniamo a ricordare un amico, una gran bella persona, un "patacca" come noi. Marco ci ha lasciato e con lui se ne andato lo spirito libero, vero, autentico di un ragazzo fantastico, gioioso della vita e delle sue passioni. Ho avuto il piacere di conoscerlo e intervistarlo due-tre volte, sia a microfoni spenti, che accesi. Non disdegnava mai un sorriso, una battuta, una cavolata in perfetto romagnolo. Come quel giorno che gli chiesi in una intervista Sky: "Marco, come mai tutto questo successo con le fans per voi piloti di motogp?" - e lui - "Sai qual'è il nostro segreto, soprattutto il mio e quello di Valentino? E' che con le nostre tute aderenti puzziamo ...sappiamo di uomini veri". La risata è stata generale. Il mio operatore ormai cadeva per terra dal ridere. Marco era un istrione tutto "joia e beleza" e noi gli volevamo davvero molto bene. Non doveva andare così. Un abbraccio per sempre Sic!

lunedì 17 ottobre 2011

Nove Indignados alla conquista del Tirolo. Week-end tragicomico del Gap e Seu ospiti di Manfred e quei ragacci di Innsbruck

Nove eroi, nove pirla alla conquista del Tirolo. Ci scusiamo con i nostri fedeli lettori, ma per una volta il blog Seu non tratterà temi ciclistici, ma racconterà un tragicomico week-end all'insegna della goliardia pura.
I ragacci della landa sperduta di Rimini Nord TP, come da tradizione chiuse le rispettive strutture ricettive, si dilettano ogni anno in un week-end alcolico mitteleuropeo. Il format è molto semplice: no donne, solo uomini, only gay, rutti e scor...libere, cazzate obbligate.

Partiti con il pulmino dell'amore di proprietà dell'Idmann Fam.Maghniani, prima tappa forzata alla fabbrica della Forst, in quel di Forst (provincia di Bozen). Uno spuntino a base di tipicità light del luogo (wurstell, costicce, crauti, stinco, rafano, etc ) ha fatto da anticamera alla puntata in Valsenales, ospiti di un gruppo di "snow border line", malati della tavola e forse anche di mente.

Ma il panorama regalato alla sveglia dell'Hotel Edelweiss era mozzafiato, come mozzafiato erano anche i venti monsoni provenienti dal culo del fratello un pò sovrappeso del Kognatao, il mitico Matteo O'Scoreggione.

Il programma proseguiva con la tappa alla stazione di Bolzano. Ad attendere la ciurma c'era l'indignado Donatov, che perso il pulmino ha raggiunto i compagni in treno, incontrando in scompartimento due amiche di San Pietroburgo, con le quali ha disquisito di socialismo, marxismo, leninismo, capitalismo e del manifesto del cazzonismo.

Ma c'era una missione da compiere: raggiungere in fretta Innsbruck per incontrare l'amico Manfredd Mann (quello del "5-4-3-2-1"), un simpatico ragazzo austriaco, cliente storico del Victoria Ribbentrop, che aveva organizzato per i ragacci un training camp sulle montagne del luogo.

Bevuta la grappa ristoratrice nel prepartenza, c'era da scalare 800 metri di dislivello e 5 km di salita per raggiungere (con gli amici tecnici di Manfred) la baita dove si sarebbe svolto il "Tirol October Pirla's Fest". Arrivati a destinazione con un filo di gas, qualche felpa (non tecnica) sudata fradicia e Matteo che con i suoi peti ha disboscato mezza montagna, è iniziato il vero delirio.

Dopo la foto di rito, era già pronto il ricco menù tirolese che prevedeva una ventina di portate (sempre leggerissime) innaffiate da innumerevoli birre e grappe: per un totale di sei ore seduti a tavola (dalle 17 alle 23.30). Circa quattrocento minuti che sono volati in fretta, anche grazie al clima conviviale da stadio che si era creato tra cori "Ehine prosit, zigo zago, eh eh"..."Perazzini pezzo dimm...", o "Chi non salta è Perazzinov eh eh"...

Manfred e i suoi fratelli per far salire ancor più l'atmosfera gay, hanno proposto anche divertenti giochi, come la catapulta di mentolo e altri che non possiamo citare per la censura del Vaticano.

Le portate continuavano ad arrivare, mentre circolava la voce che sarebbero salite in baita circa 28 ragazze di Innsbruck per festeggiare un compleanno. Così è stato, peccato solo che le bambinee erano meno che ventenni ed erano venute accompagnate dai rispettivi fidanzatini.

Infine la sorpresa inattesa. Finito il delirio gastronomico c'era da tornare a valle. Ecco che Manfred (che inizialmente aveva parlato di un servizio pulmino) con tutta naturalezza prepara pile e bastoni per guidare il gruppone nel buio sentiero. Una passeggiatina di un'ora e mezza in tutto relax con qualche "grappa break" e una sollecitazione dei muscoli tibiali piuttosto inusuale.

Tornati sani e salvi nelle rispettive zimmer, i pirla romagnoli hanno dormito come bambini seguito da un lento risveglio mattutino con le gambe che facevano cilecca e un male ai polpacci e ai piedi indescrivibile. C'era tempo per una passeggiata nel centro di Innsbruck con il Bilanzien che ha sfoggiato un orribile look da tronista.

Infine il lungo ritorno a casa, con pausetta pranzo nel laghetto di trote di Merdezza, in provincia di Bozen, e un continuo russare e sfiatare dei ragacci sul pulmino dell'amore, guidato in maniera impeccabile dal capogruppo Franco Magnani.