martedì 31 luglio 2012

I "10 comandamenti" del buon ciclista Seu e Radio Maria Shack

Senza assolutamente voler mancare di rispetto al mondo cattolico e ai suoi dogmi, ci permettiamo di pubblicare sulla traccia dei comandamenti veri i nostri 10 "ciclistici"


  1. Cerca di credere in Dio, comportati bene, ama la bici e il ciclismo di joya e beleza
  2. Non nominare il nome di Dio invano...non serve affatto per andare più forte
  3. Ricordati di santificare le feste andando a farti un bel giro in bici
  4. Onora il Padre e la Madre...e la moglie se ti lascia andare in bici
  5. Non uccidere il tuo avversario in salita...aspetta che muoia da solo
  6. Non commettere atti impuri prima di un'uscita...potresti stancarti troppo
  7. Non rubare la bici d'altri e goditi la tua
  8. Non dire falsa testimonianza sul tuo stato di forma e allenamento
  9. Non desiderare la bici d'altri
  10. Non desiderare la roba d'altri (il doping fa male:-)

mercoledì 25 luglio 2012

Il Radio Maria Shack Team apre le porte al Belgio e all'Australia. Sempre più feeling con Les Allodoles e Brunos, nuovi e graditi amici di joya e beleza

Che dire? Il giro di domenica scorsa è l'emblema del periodo di rinnovata "joia e beleza" ciclistica che sta vivendo il Seu e di conseguenza la costola religiosa del Radio Maria Shack Team. Nonostante le condizioni meteo fossero proibitive, vento, pioggerella un clima da Irlanda che ha spazzato il caldone dell'odiato "Minosse", Padre Cancellinho, Pio DJ e i nuovi amici ciclisti hanno portato a termine un bel tour di 75km che è tutto guadagnato viste le previsioni della vigilia.

Partiti dal solito posto dopo gli impegni curiali del nostro Butcher, il gruppetto si è diretto con in seno anche il redivivo Dentistao verso Gabicce, dove ad attenderli c'erano Frank dal Belgio e Josh, un  ragazzo"Thai Australiano" che sta passando le sue vacanze in riviera. Senza paura e con lo spirito giusto i nostri eroi salgono sulla Panoramica in senso antiorario con alle spalle un nero di nuvole che anticipava la fine del mondo predetta dai Maya il prossimo dicembre 2012. Si respira finalmente quella "joia e beleza" in cui tanto crede Padre Cance, quello spirito nello stare insieme pedalando che non tutti possono capire e apprezzare (vedi i martedì pm con altri soggetti). Les Allodoles e Brunos, nuovi innesti dell'estate 2012 sono già ben integrati in questo spirito filosofico: vanno forte, pedalano mucho bien , ma sanno anche vivere il gruppo e mantenere il giusto feeling. Quel feeling che ha coinvolto anche l'amico Frank Glorieaux e Josh, divertiti nonostante il tempo fosse inclemente e le strade percorse e obbligate fossero bruttine e talvolta molto trafficate. Foto e coffee break a Misano e via verso Rimini in attesa che il tempo si stabilizzi e che si possano organizzare altri bike tour di j and b. 


Padre Cancellinho per tutti i ciclisti modello centro salute mentale del Bar Falco che ancora non hanno compreso lo spirito Seu Brasil e RMST, sta predisponendo i dieci comandamenti del buon ciclista, on line sul nostro lettissimo blog la prossima settimana.

lunedì 23 luglio 2012

"Un tranquillo venerdì di calura" o "Da Kandahar a Sogliano, quattro beduini in cerca dell'oasi". Antonio, Cancellinho e Les Allodoles sfidano "Minosse" a suon di pedalate


  "Un tranquillo venerdì di calura" o meglio "Da Kandahar a Sogliano, quattro beduini in cerca dell'oasi". Sembrano due titoli dell'ultima programmazione estiva della multisala Befane. Trattasi invece del film dell'orrore che hanno vissuto i "Fantastici 4", Antonio from Sant'Ermete, Cancellinho from RioDJ e Les Allodoles. Teatro dell'avventura la valle dell'Uso, lo scorso venerdì 20 luglio, senza ombra di dubbio la giornata più calda del secolo. I nostri eroi pensano bene di inforcare le rispettive bici per un giretto tranquillo proprio intorno alle 14.30, quando il sole picchiava talmente duro che la strada pareva sciogliersi sotto i suoi raggi calienti e i loro cervelli pure... 
Il clima è quasi surreale. Cancellinho pur di prendere un pò d'aria si mette davanti a godersi quel vento bollente proveniente dal Sahara, forse dalla Siria, meglio ancora dall'Afganistan: quello che noi romagnoli chiamiamo semplicemente "Garbinaccio Bastardo". All'altezza di Masrola, quando i quattro ciclisti sembrano quattro beduini alla ricerca di un oasi, una fontana per abbeverarsi, succede il giallo. Antonio, per non rischiare l'embolia, trova uno spiraglio d'ombra sulla strada e mima una foratura al suo tubolare. 
Una mossa particolarmente apprezzata da Cancellinho e Les Allodoles (Terry e Lui) che nella pausa si rinfrescano con spruzzate di acqua santa (quella che Pio consiglia sempre). Poi arriva la salita di Sogliano, la discesa della Cioca, Santa Paola, Roncofreddo e Longiano dove la fontana dona sempre acqua freschissima, la più santa di tutte. Intanto dai 46 gradi di Ponte Uso, le temperature si fanno più clementi (per modo di dire) e scendono sui 40. Luisella propone di fare tappa nella sua dimora delle Celle. Un cocomero gelato (con spruzzate di limone) goduto nell'ombra, reidrata definitivamente i beduini della Valle dell'Uso....eroi per un giorno, eroismo che sa più di follia!

giovedì 19 luglio 2012

E' in arrivo Frank dalle Fiandre...sperando che non si porti la dietro le piogge atlantiche


Un mese di piogge intense in Belgio, mai un raggio di sole e la speranza di trovare belle giornate nel viaggio in Italia. Gli amici del Seu Frank, Joke, con i figli Vita e Gustav, arriveranno il prossimo sabato a Gabicce per godersi una settimana all'insegna del cicloturismo, del mare, della spiaggia e dello shopping. Ma purtroppo pare che si porteranno in valigia dalle Fiandre anche le perturbazioni atlantiche... 

 Ma stiamo a vedere...La speranza è che il meteo migliori e che Frank possa ritrovare i suoi amici romagnoli di pedalate: Pio il macellaio, ma anche Daniele e lo stesso Cancellinho, che proprio lo scorso febbraio è stato loro ospite a Kortrjk per un divertente week-end in compagnia della famiglia Glorieaux pedalando con il passista avvocato sui mitici muri fiamminghi del Pattersberg, Koppenberg, etc... 
Incrociando le dita, siamo pronti ad una settimana di tours nel nostro entroterra...ci saranno anche Les Allodoles

martedì 17 luglio 2012

Il Pirata e il Corsaro scalano il Cippo sulle orme di Pantani. Fenomeni di emulazione per i due matteoniani Tatino e Fabio

Un Pirata e un Corsaro sulle orme dell'indimenticato Marchino Pantani. Fabio Aurelio e Tatino, due desaparecisos dei "martedì dei leoni" targati Radio Maria Shack, sono tornati recentemente in sella per compiere la loro personale impresa ciclistica. In maglia Matteoni, gli amici di Pio DJ hanno scalato le asperità del Monte Carpegna sfidando il temutissimo Cippo, come spesso faceva il Pirata (quello vero) di Cesenatico. Un fenomeno di emulazione che ha coinvolto soprattutto il buon Tatino. Dalla foto è facile notare la notevole somiglianza con il Panta: nella capigliatura folta, l'immancabile orecchino sul lobo sinistro e nei tipici gesti propiziatori...
Fabio Aurelio si è invece trasformato nel Corsaro del Montefelfro. Digerite le delusioni calcistiche con la sua Stamaccinter, il kognato del macellaio delle carni dop sta tornando in un buon stato di forma, anche se preferisce evitare ogni uscita con il Radio Maria Shack, Cancellinho e le neo arrivate Les Allodoles
Li aspetteremo al varco...sempre e solo con "joia e beleza" (verbo che alcuni ciclisti amici di Pio purtroppo non hanno ancora compreso)

martedì 10 luglio 2012

Minosse picchia duro ma il Radio Maria Shack e Les Allodoles non mollano

Neanche "Minosse" ferma il Radio Maria Shack Team. Il caldone di domenica scorsa si è fatto sentire ma Pio DJ, O'Maratoneta e Padre Cancellihno non hanno mollato la presa. Partiti puntuali dopo gli impegni ecclesiali, si sono diretti verso la Valconca dove ad aspettarli c'erano Les Allodoles e il loro angelo custode di giornata Antonio. 
Le temperature cominciavano a farsi proibitive, il sole a picchiare duro e Cancellinho, in crisi d'astinenza dopo 5 giorni di stop ciclistico, si mette a fare la guida ...ma evidentemente il caldo gli annebbia la mente. 
Opta per un itinerario assurdo: percorso vallonato verso Tavullia e Montecchio  dove il vento si dimentica per un'oretta di spirare e l'Africa subsahariana sembra dietro l'angolo. La zona è artigianale anzi cuciniera...tra Scavolini e Berloni manca solo Sarila e Salvarani...un incubo per il RMST e Les Allodoles!
Les Allodoles Luisella e Terry tengono duro, ma giustamente cominciano a lamentarsi, Cancellinho in stato confusionale sbaglia pure percorso e obbliga il gruppo a risalire da Pozzo Alto (10%) ....Pio, nelle vesti di Ministro della Pace e Nobel per la pazienza, calma gli animi e grazie alla fontana di Tavullia e al riempimento delle borracce il clima si rinfresca.
Il ritorno verso casa è obbligatoriamente a ritmo blando. Tutti sani e salvi a destinazione...ma  il bastardo Minosse ancora non se ne vuole andare...

mercoledì 4 luglio 2012

La matteoniana M.C Prati regina delle Dolomiti. L'intervista di Cancellinho su NQ (4 luglio)



Un lungo serpentone di oltre 9000 ciclisti, sotto un cielo azzurro e un sole caldissimo, ha dato spettacolo per una giornata intera.  La 26esima edizione della Maratona Dles Dolomites si è chiusa con un bilancio decisamente positivo per il ciclismo romagnolo. Maria Cristina Prati, punta di diamante del GS Matteoni FRW di Sant’Ermete, ha conquistato un fantastico 2° posto tra le donne e prima tra le italiane nel percorso lungo di 138km. “Un’ emozione incredibile – ci racconta la passista-scalatrice di Cesenatico – erano quattro anni che mancavo in questa bellissima corsa e ho coronato il sogno di salire sul secondo gradino del podio”. Una Maratona durissima, soprattutto per le temperature sui 30° gradi assolutamente inusuali sui vari Campolongo, Sella, Pordoi, Gardena, Giau, Falzarego e Valparola. Trionfatore tra gli uomini è stato Jamie Burrow, già vincitore nel 2009, che ha fatto il vuoto con il tempo di 4:38. L’inglese ex prof è molto conosciuto in Romagna per una sua collaborazione con un bike hotel di Riccione. Tornando alle donne nella stessa categoria ha fatto il bis la belga Van den Brande, arrivata a Corvara davanti alla nostra Prati che ha chiuso con un sensazionale 5.45. “ Questo risultato nasce sicuramente da una stagione preparata con regolarità e metodologia negli allenamenti, da una certa testardaggine e resistenza alla fatica, nonché dal prezioso supporto tattico anche in corsa del mio preparatore e gregario Daniele  Bertozzi – aggiunge Cristina - la gara è cominciata subito a ruota delle avversarie,  speravamo di tenerle a vista ma sapevamo già di non poter tenere il passo di della Van den Brande, fortissima in salita. Contavamo di giocarcela sulla distanza e la resistenza continuando con regolarità su ogni successivo passo cercando di recuperare il più possibile nelle discese e stringendo i denti per non ritardare troppo sui tempi previsti dalla tabella di marcia. Con la belga davanti oramai irraggiungibile ci siamo giocati il secondo posto con la svizzera Orenos che ha allungato sul finale del Valparola, scollinando in testa. Ero davvero stanca, ma in discesa con Daniele abbiamo fatto un capolavoro e l'abbiamo staccata. Gli ultimi km sono stati tremendi tra fatica, disidratazione la paura che l'avversaria riuscisse a rientrare e allo stesso tempo l'emozione per un sogno che stava per avverarsi. Dopo l'ultima curva c'era lo striscione del traguardo. Ce l’abbiamo fatta”. Prossimi appuntamenti per la instancabile Prati domenica 8 la GF dei Sibillini. “Voglio continuare così, e andare bene anche alla GF Pinarello, l’Oetztaler di agosto e la GF Colnago di settembre per terminare il Prestigio con 10 su 10”.  

martedì 3 luglio 2012

Uno sprint per il 1413° posto che ha il sapore della vittoria! La Maratona Dles Dolomites di Padre Cancellinho

Tagliare l’arrivo dopo  138km, 6 ore e 55 minuti e sprintare per il 1413° posto può avere il sapore della vittoria. Sapevo che la Maratona per un “ciclista della domenica” come il sottoscritto poteva essere una grande emozione. Ne ho apprezzato tanti particolari. Oltre all’organizzazione impeccabile in stile altoatesino e il solito spettacolo di quei monti baciati da una giornata limpida (e forse anche un po’ troppo calda), mi sono goduto il silenzio di quelle pedalate, tutti insieme (oltre novemila) a soffrire e allo stesso tempo gioire di quei momenti, accompagnati dal solo rumore di mozzo e catena. Ho avuto il piacere di incrociare nomi e cognomi (solo alla Maratona sono stampati sui pettorali) di tutte le razze, età, nazionalità e velleità ciclistiche. Ho salutato sul Pordoi il mitico Indurain che con venti chiletti in più sudava in salita con il figlio diciassettenne, ho rivisto il mio compagno di allenamenti romagnoli Linus (che ha chiuso il medio con un buon 5.45), ma anche Jarno Trulli, l’intramontabile Maria Canins e alcuni colleghi della stampa tra i quali Giovanni Bruno di Sky, l’amico Giacovazzo del TG2, Prandi, Capodacqua e tanti altri ancora. Ho cercato di andare regolare nel passo, senza mai esagerare: il Giau mi aspettava dopo 100km e cinque passi già scalati. Quei 28 tornanti al 10% con 30 gradi al sole me li ricorderò a lungo. Poi il Falzarego che non finiva più, quei 2 km verso l’infinito del Valparola e il discesone che ho preso “a tutta” per Corvara dove allo sprint con il mio 101 sulle spalle ho scritto la mia piccola pagina di cronista-ciclista-blogger. 



Linus e Cancellinho alla Maratona delle Dolomiti 2012



Maratoneta nel Dna, ciclista per passione. Il “riccionese per adozione” Linus ha scelto le colline della Valconca per allenare le gambe in vista della Maratona delle Dolomiti, la terza nella sua giovane carriera di pedalatore. Sappiamo tutti quanto il direttore di Radio Deejay, la seguitissima emittente che in estate trasferisce i suoi studi ad Aquafan, sia un ottimo corridore a piedi. Tra una maratona e l’altra, sempre presente in quella di New York, ha portato a casa buoni tempi e tante soddisfazioni. Ma Linus ha voluto provare anche un altro tipo di fatica, quella di spinta sui pedali, ed eccolo quindi pronto a scalare Sellaronda, Falzarego e compagnia bella, ennesima impresa sportiva di un “evergreen” che ha fatto dello sport un must della sua vita. Abbiamo avuto il piacere di pedalare in sua compagnia a tre giorni dalla classica delle Dolomiti. Finita la diretta di “Deejay Chiama Italia”, la sua bici Specialized era già pronta in studio. Solo il tempo di indossare scarpette e divisa “Made in Usa” e via a immergersi nel verde dell’ “outback” riccionese, tra Coriano, Croce, Montescudo e le altre colline. 
“Un giro breve in vista della fatica di domenica - ci racconta Linus pedalando insieme - quest’anno abbiamo anticipato strategicamente il nostro arrivo a Riccione nel mese di giugno proprio per poterci allenare per la Maratona. Parlo al plurale, perché in questa sfida ho coinvolto anche Nicola (Savino, la sua inseparabile spalla in radio; ndr) che come un fratello minore mi segue sempre, all’inizio con sospetto e poi con grande passione, in tutte le mie imprese sportive”. Proprio così, Linus e Nicola sono stati visti girovagare sulle due ruote tra San Leo, San Marino, Carpegna e tutte le altre salite del nostro entroterra per, come si dice in gergo, “mettere su un po’ di gamba”, spesso accompagnati da alcuni amatori della zona. “Luigi, Gabriele, Andrea, Piero, Mauro, sono stati i nostri fedeli gregari su questi percorsi - aggiunge Linus - vado comunque alla Maratona con oltre 2500 km percorsi da gennaio, so che non sono tanti, ma spero siano sufficienti per correre decentemente il medio di 106 km”. Corsa o bicicletta, qual’è la più faticosa? “La corsa, non c’è dubbio, ci sono momenti dove non sai proprio dove trovare le energie per andare avanti, sei sempre solo e devi combattere con te stesso. Anche la bici è dura, ma ogni tanto ti permette di respirare, andando a ruota o in un tratto in discesa. Di questo sport apprezzo il contatto con la natura, i paesaggi, il verde che ti riempie i polmoni. Sono un romagnolo acquisito, ma non conoscevo così bene le bellezze delle vostre vallate, in bici si può sempre godere di una prospettiva privilegiata. Imperdibile la discesa dalle Coste di Sgrigna riminesi quando si abbassa il sole”. I suoi idoli ciclistici? “Boonen e Cancellara: due atleti generosi, mai domi, che non si risparmiano. Proverò a imitarli sul Valparola, l’ultima fatica che mi aspetta domenica prossima”.  Andrea Manusia




Con un paragone tennistico la potremmo considerare la Wimbledon del ciclismo. È la gara per eccellenza, la classica più amata, quella che unisce fatica e sudore con il gusto di pedalare tra i panorami più belli del mondo. La “Maratona dles Dolomiti” torna domenica 1° luglio con i suoi 12.000 partecipanti, tutti pronti a scalare i mitici passi battuti dai più grandi protagonisti della storia del ciclismo: Coppi e Bartali, Motta, Gimondi, Hinault, fino al nostro Pantani. Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau, Falzarego, Valparola: sono queste le salite che terranno compagnia all’enorme tribù internazionale di cicloamatori. Ci saremo anche noi e sarà una grande emozione. Un’occasione unica accreditarsi alla gara con NQ (è sempre complicatissimo ottenerla) e per un giorno fare il cronista-ciclista. I percorsi sono tre: il Sellaronda con i suoi suoi 55 km e i “soli” 1780 metri di dislivello, il medio di 106 km per 3090 metri e la maratona per eccellenza, quella che affronta anche il temuto Giau, per arrivare a La Villa dopo 138 km e ben 4190 metri scalati. Con l’amico-ciclista riminese Pio Squadrani ci siamo allenati tutte le domeniche da gennaio a oggi per tentare l’impresa del “lungo”. Il Monte Carpegna non sarà il Sellaronda, ma prepara comunque la gamba alla fatica e ai chilometri, idem per tutte le altre aspre colline del nostro territorio. Con il pettorale n. 101 sarò subito dietro ai tanti vip presenti,  tra ex del ciclismo, sciatori azzurri, politici, colleghi giornalisti e Linus e Nicola Savino di Radio Deejay, compagni di pedalate qui in Romagna. (AM)