mercoledì 29 febbraio 2012

"Attenti a quei due": da Roger Moore e Tony Curtis, a Psyco Orlandi e Della Bartola. Storia di due cicloamatori che promettono battaglia




Sono quasi tre anni che narriamo le scorribande dei F.lli Bilanzien. Una sorta di sovraesposizione mediatica per i diabolici vivaisti della landa di Torre Pedrera. Stavolta è un altra coppia di ciclisti che merita di essere citata sul nostro blog. E' la storia dei due talenti di scuola matteoniana: Alexader Orlandi in arte "Psyco" e il campione sociale 2011 Fabio Della Bartola.   
In questa fase di allenamenti pre-stagionali li abbiamo visti pedalare sempre insieme. Sono inseparabili, una coppia perfetta, un pò come i loro predecessori Tony Curtis e Roger Moore, gli "Attenti a quei due" che noi generazione di quarantenni abbiamo amato da ragazzini. 





Sabato scorso Padre Cancellinho ha avuto il piacere di fare in loro compagnia un tour bike nell'entroterra ancora imbiancato. L'aria era frizzantina, il cielo blu e terso, il sole scaldava come una giornata primaverile: uno spettacolo di pura joia e beleza. Orlandi e Della Bartola, nonostante il lungo lo stop forzato di allenamenti causa nevone (ricordiamo che il primo è di Sogliano, il secondo di Villaverucchio), hanno dimostrato di avere già la gamba pronta per la lunga stagione "Prestigiosa" che andranno entrambi ad affrontare. L'aver spalato tonnellate di neve li ha tenuti in forma: ora serve solo pedalare e spingere sui rapporti. 



"Attenti a quei due" perche? Solo un motivo: il loro capitano Bertozzi li sta sottovalutando, puntando su altre forze del team. Loro due, silenziosi e poco inclini ad autoincensarsi, stanno lavorando sodo dietro le quinte per stupire i colleghi dello squadrone di Sant'Ermete. 
In fondo a Orlandi e Della Bartola non manca niente: sono seguiti da un dietologo e un preparatore atletico, sono sposati e fedeli, fanno una vita senza peccati da monaci camaldolesi e ciliegina sulla torta hanno anche un addetto stampa personale: quel Padre Cancellinho che come una prostituta d'alto bordo si offre sempre al miglior cliente-amico :-)



Vi lasciamo con queste due immagini: il panorama imbiancato di Montegridolfo e due pirla che si rinfrescano il didietro sull'impressionante montagna di neve ancora presente in Valconca 

nel video Psyco Orlandi in action



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giovedì 23 febbraio 2012

Padre Cancellinho e il doppio "Joke" carnevalesco delle Fiandre. Due giorni a casa della famiglia Glorieaux a respirare violenze domestiche belghe

Uno scherzo, un "Joke" nel vero senso della parola. Anzi una splendida Joke. Lei è la moglie di Frank, capa famiglia dei Glorieaux, lo scherzo è quello che ha organizzato per il suo maritino in coincidenza del carnevale e del suo compleanno. Teatro del misfatto è la cittadina fiamminga di Kortrik, protagonista il solito "silly boy" P.Cancellinho. Da mesi la signora Joke aveva pensato a tutto. Prenotazione anticipata del volo Ryan Air, invio informazioni in stile CIA da una mail sconosciuta, il tutto tenuto nascosto al marito, uno scherzo che doveva fungere da regalo per il suo compleanno del 20 febbraio. Una professionista!

Arrivato a Charleroi, il missionario "ex joia e beleza" è stato costretto con la forza a indossare una parrucca bionda d'ordinanza e nel viaggio verso casa, dove Frank attendeva in ciabatte la lauta cena serale, si è organizzato lo scherzo. Vestito da homeless, mentre Joke e figli erano già rientrati a casa, e con questo look degno dei più fichi viados di San Paolo, Cancellinho prima chiama al telefono il Frank per fingere una triste conversazione a distanza dall'Italia, poi suona alla porta abbracciandolo e chiedendo, soldi, cibo e vestiti (come oggettivamente il periodo suggerisce).

Lo stupore del Frank è quasi da infarto. I suoi occhi sono gonfi di emozione, la sorpresa e lo scherzo della diabolica moglie Joke è riuscito! E ora c'era davvero da sfamare questo scroccone venuto dalla Romagna...

L'accoglienza è stata super, non c'erano dubbi che potesse essere così. Dai formaggi tipici, la bionda Leffe (che spettacolo!) a fiumi, alle mousse alla cioccolata...tutti cibi consigliati dal dietologo Seu.
Il giorno dopo era pronta per Cancellinho una Lemond in carbonio. Obiettivo raggiungere i tre muri in pavè più famosi d'Europa, quelli dove passano i mostri del Tour Flanders.
Si è partiti con il Kwaremont, per poi passare al Patersberg e per finire la chicca del Koppenberg, tre strappi di circa 2km alla media del 20% sul pavè bastardo. La sfida è molto semplice: mai mettere i piedi a terra.

Non un impresa facile (vedi foto il morale prima si salire), ma la Leffe scommessa era troppo invitante per mollare! E via a rantolare con il 39-25 ballonzolando qua e la con i polsi che tremavano..Os cia ad fadiga!

Ma non era finita, il giorno seguente (dopo aver partecipato ad una esibizione serale di sprint in beneficenza in un velodromo della zona) c'era da visitare un altro luogo storico del ciclismo mondiale: la francese Rouboix!

Attraversato il confine su una splendida strada di 25km lungo fiume (ghiacciato per l'occasione), si è arrivati nel velodromo che ha visto gli arrivi delle mitiche Parigi-Rouboix, cavalcate estreme di 300km sul pavè.
Cancellinho, sulle orme di Zio Fabian (vincitore due volte su questa linea) alza le braccia al cielo. Emozioni a mille!


Poi una visita al museo davanti al velodromo, dove si sono ammirate le mitiche docce (riservate solo al podio d'annata), le foto d'archivio e il tabellone con tutti i vincitori a cui presto verrà aggiunto quello del prossimo 8 aprile. Dai zio dai zio!!! pompa con i tuoi gamboni e la tua follia!

Di ritorno nella splendida casetta di Kortrik, un altro bel pomeriggio con i Glorieaux e gli eredi al trono Gustaf, Vita e Palano mad dog! Un bellissimo e invidiabile quadretto di vita familiare, dove comunque non sono state risparmiate le violenze domestiche ai danni dell'avvocato Frank!
Cosa dire? tutto il mondo è paese...

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lunedì 13 febbraio 2012

"Città più sicure per i ciclisti": anche il Seu Brasil sostiene l'iniziativa del Times "Cities fit for cycling"


Questo meteo bastardo, questa neve assurda, ci hanno tolto il piacere di pedalare in queste ultime due settimane: i diabolici Bilanzien nuotano da giorni ossessivamente in piscina, Pio DJ prega il Santo di San Giovanni Rotondo perchè torni presto il sole, O' Dentista sta sudando come una bestia sui rulli, Ale Orlandi a forza di spalare metri di neve in quel di Sogliano ha fatto braccia alla Rocky Balboa, insomma un delirio...
In assenza di notizie ciclistiche rilevanti a livello locale, ci teniamo invece a rilanciare un'iniziativa che riteniamo molto interessante.. 
Centri urbani più a misura di pedale "Cities fit for cycling": anche il Seu Brasil promuove l'iniziativa del Times di Londra raccontata recentemente dai blogger-ciclisti di tutta Europa per rendere i centri urbani più sicuri per i ciclisti. Si chiama "Città sicure per i ciclisti" e sulla rete impazza e si moltiplica su twitter come #salvaciclisti, dopo essere stata rilanciata dal gruppo di blogger piciclisti.wordpress.com


L'APPELLO — Ecco gli 8 punti dell’appello, che anche noi del Seu vogliamo sostenere

1) Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2) Gli incroci più pericolosi devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere sul lato.
3) Indagine nazionale per determinare quanti vanno in bici e quanti vengono uccisi o feriti.
4) Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato al piste ciclabili di nuova generazione.
5) Migliorare la formazione di ciclisti e autisti e la sicurezza dei ciclisti come parte fondamentale dei test di guida.
6) Limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili a 30 km/h.
7) Invitare i privati a sponsorizzare la creare piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato.
8) Ogni città nomini un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.



che ne pensate?
what do you mean guys?

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lunedì 6 febbraio 2012

La splendida Viola e le violenze domestiche sempre più vicine per il DDB. Inizia così il nostro 2012. Mistero sulla caduta in MTB del Barone Von Maggioli, mentre il ghelo la fa da padrone sulle strade romagnole

La neve bastarda, il ghelo persistente, l'impraticabilità delle strade, tiene e terrà ancora per qualche giorno (minimo un'altra settimana) i ciclisti in casa a soffrire sui rulli, tutti pronti a fare patti con il diavolo pur di recuperare la condizione che se ne sta andando. Ci sono i disperati che girano con la mtb nei parchi cittadini e slittare sui manti nevosi e ghiacciati rischiando il bacino, altri che vanno in piscina a muovere le gambe atrofizzate o in palestra a vedere bei culi sulle spinbike. Purtroppo è un mondo malato quello del ciclismo. Ne siamo sempre più consapevoli. 
C'è anche un Contador che per colpa di Pio e delle sue carni "trattate" di Perticara, deve scontare due anni di squalifica per vedersi togliere un tour e un giro. C'è chi come il Barone si procura un misterioso infortunio al braccio cadendo in mountain bike come un kamikake.  
C'è anche un Daniel De Bilanzien che diventato papà a fine dicembre della spledida Viola, si appresta a vivere nel suo clou le classiche violenze domestiche. 
Ma qualcosa non quadra in tutta questa storia. In molti l'hanno visto in gennaio (prima che arrivasse il clima siberiano) pedalare come un forsennato, uscire tutti i giorni e  macinare km sempre in posizione perfetta, spingendo le famose cento pedalate, come solo lui sa fare. Morale: 1800km in sole due settimane, con la piccola Viola che nel frattempo prendeva le prime poppate di mamma Anna (e che bella mamma!). 
Definirlo oltremisura diabolico è poco. Il DDB che tutti noi adoriamo (a proposito...Auguroni Papà!) sa che lo attende un periodo di violenze e ha sfruttato al massimo il primo mese di vita della piccola neo arrivata, periodo nel quale per sua fortuna ha dormito come un ghiro...

Ma il Bilanzien sa che questa pacchia finirà presto. Viola, chiamata così dai genitori per evocare il verbo "violare la bicicletta", non è più d'accordo che il padre si assenti durante le poppate. Lo vuole sempre li, ad accudirla, a pulirle i pannoloni, preparare le pappette, varie ed eventuali. Un pò quello che è successo circa un anno fa al Barone Von Maggioli, quando dovette rinunciare ai suoi servizi routinari pur di prestare attenzione all'erede al trono degli Hollenzollern Maria Sveva Von Maggioli. Sono storie che si ripetono con una cadenza quasi semestrale. C'è stato sotto prima il Kognato bis, poi l'Ignis tris, l'Agnus bis,  il Kosio quasi bis, il Colonnello persino "fab five", Maghniani "zwei", Pesoli bis, il vecchio Bicio DJ con un bel tris e ultimo in classifica il Donatov con una sola bella figlioletta. Tutti violati :-)


Sono storie che toccano la nostra sensibilità, storie di ex ciclisti abbandonati al loro destino, vittime di terrificanti violenze domestiche. Vite di sofferenza con il telefonino sempre in mano (nella foto sotto l'esempio del DDB redarguito dalla moglie durante la recente Ghelo Natch) pronti come soldatini a rispondere agli ordini dall'alto, impartiti con rigore e spesso incazzatura. 
Noi del Seu siamo solidali con gli amici "violati" nella speranza che presto l'opinione pubblica possa mobilitarsi contro questo terribile problema sociale. Ci batteremo per istituire un Telefono Marrone (color merda) per le telefonate di denuncia di tali violenze subite dai mariti, ci batteremo per indire una giornata di sensibilizzazione nazionale che idealmente potrebbe essere il prossimo 25 febbraio (data prefissata di Fosso V).  

Tenete duro guys!
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giovedì 2 febbraio 2012

Cuore di Capitano: l'intervista di Cancellinho a Daniele Bertozzi "deus ex machina" del GS Matteoni. "Orlandi e Della Bartola alla prova del nove"...


Pubblichiamo sul nostro blog l''intervista rilasciata a Padre Cancellinho dal capitano dei matteoniani Daniele Bertozzi apparsa oggi su Nuovo Quotidiano di Rn. Per evitare querele, il giornalista e l'intervistato non hanno fatto alcun cenno allo scandalo carni dopate di Pio DJ, le cento pedalate del DDB, il falso infortunio del Barone e gli scottanti gossips e scandali sessuali in seno al gruppo di Sant'Ermete...

Capitano tuttofare con una nuova passione: la mountain bike. Daniele Bertozzi, classe 1960 ed ex dilettante del Pedale Riminese dal 1975 al 1979, è da vent’anni  un ottimo amatore e fondista con qualità tecniche e fisiche invidiabili per la non più giovane età. Dal 2002 ha sposato la causa Matteoni, il numeroso gruppo sportivo di Sant’Ermete che “ad honorem” lo ha nominato negli ultimi anni caposquadra. Lo abbiamo sentito a pochi giorni dal via della lunga stagione ciclistica che lo terrà impegnato con i suoi compagni del team fino a fine ottobre, su strada e per la prima volta anche in mountain bike. “Si è proprio così, ho deciso di buttarmi anche nel circuito offroad, il Prestigio in MTB, una nuova esperienza che sono sicuro mi regalerà soddisfazioni. 
Dal 12 febbraio cominciano gli impegni, un lungo iter che ci porterà in giro per l’Italia e l’Europa, alternerò domeniche correndo nel Marche Marathon, il Romagna Challenge e le Gran Fondo Prestigio, ad altri week-end dove mi aggregherò al nuovo gruppo di mountain biker coordinati dall’amico Pier Angelo De Gregorio”.
Sui 276 iscritti al GS Matteoni oltre 100 parteciperanno ai tre principali circuiti su strada, alcuni con dichiarate ambizioni. “Oscar Giannini,  il giovane Stefano Bertozzi, Matteo Di Donato (un nuovo innesto nel GS Matteoni,ndr) possono fare la loro parte in alcune corse, ma non dimentichiamoci l’atleta “genio e sregolatezza” Alessandro Orlandi e il campione sociale uscente Fabio Della Bartola, attesi a confermare il loro valore anche nel 2012– aggiunge il riminese Bertozzi. Ma Matteoni si veste anche di rosa. “Le nostre cicliste di punta nelle gare in programma sono Anna Ragni, Manuela Bugli, Teresa Mondaini e soprattutto Maria Cristina Prati, grande protagonista della scorsa stagione con 12 vittorie conquistate”.
Saranno otto le prove del Circuito Marche Marathon a cui parteciperanno altri gruppi ciclistici riminesi come le Frecce Rosse Rowa, la CBR ed altre ancora. Obiettivo dichiarato da parte di molti sarà la terribile Otzaler, granfondo per atleti coraggiosi da correre a fine agosto sulle alpi austriache con oltre 5000 metri di dislivello su 150 km. “Anche la Nove Colli e la Maratona delle Dolomiti saranno appuntamenti da non perdere, come la Cunego, la Pinarello, la GF del Sale e la Sportful – conclude il capitano del GS Matteoni FRW -  la pausa invernale sta quasi finendo, ma in gruppo  ci siamo sempre allenati per mantenere e migliorare la condizione; il nostro target sarà salire anche in questo 2012 sul podio a squadre. Proviamoci”.