lunedì 15 marzo 2010

Missione "Ora et Pedala" tra le nevi di Villagrande per il Radio Maria Shack Team. FFT sempre più in crisi di identità


Si tratta di una realtà oramai importante del cicloturismo romagnolo. Il Radio Maria Shack Team vive un momento di grande spolvero, sia fisico che soprattutto spirituale.
Domenica scorsa 14 marzo Padre Andre Do Nascimento e Pio de Janeiro, con l'aiuto del loro Signore, si sono goduti un giro meraviglioso nell'entroterra coperto di una neve mai vista.

Il tour domenicale era iniziato in compagnia dei derelitti FFT. Il gruppo dei canarini (a cui si erano aggiunti alcuni elementi del team "Uccelli in Miniatura" e persino la loro insegnante di Spinning... con un bel parpaglionino), sempre più appesantito da una alimentazione a base di piada, porchetta e tagliatelle al ragù, ha mollato al primo gran premio della montagna posto sul colle di Montescudo, per fare subito un mesto ritorno verso casa, dove le mogli assatanate attendevano i ciclisti giallastri con il manico della scopa in mano e le ennesime tagliatelle fumanti a tavola.


Purtroppo dobbiamo rilevare che il morbaccio si è diffuso come un virus letale tra i giallini. Il Presidente DDB, sempre seguito da vicino dal professore Abdullah, pare che prenda un chilo ogni 100km percorsi. Sono i misteri della medicina!

Tornando agli splendidi elementi del Radio Maria Shack Team, seguendo la filosofia di joia e beleza, ora et pedala, hanno abbandonato i derelitti canarini per incamminarsi verso le nevi di Montecerignone e Villagrande. Uno spettacolo fantastico, degno di un team che fa della preghiera e della isteria ciclistica una ragione di vita.
Arrivati a Villagrande si sono goduti un caffè ristoratore, notanto con piacere che la neve aveva raggiunto nel paese posto a 1150 metri sul livello del mare almeno 90cm!

Scesi verso San Leo (nella foto con il cellulare di Padre ADN Kronos), i due prelati del Radio Maria Shack Team hanno fatto ritorno a casa con un bottino di 118 km.



Andiamo a sentire nell'intervista di Seu TV le impressioni a caldo a fine giro di Pio de Janeiro.

martedì 9 marzo 2010

Bicio DJ e la sua prima "cotta" ciclistica

Anche in seno al Seu Brasil si registrano i primi fenomeni di abbandono. E' successo sabato scorso 6 marzo, giornata meravigliosa di cielo azzurro e sole (una rarità di questi tempi).
Bicio DJ Dos Santos è stato raggiunto in strada dal suo capitào Padre Andrè DN, con il quale ha intrapreso un lungo cammino ciclistico-religioso alla volta di Verucchio, San Marino, Montegrimano e ritorno.
Bicio DJ, evidentemente non preparatissimo per i lunghi tragitti, pare avere sofferto una "cotta" da record.
Il gregario Seu testardamente rifiuta di mangiare qualcosa durante le fermate del lungo giro e si ritrova a 30 km dall'arrivo con la classica crisaccia di fame del ciclista. A peggiorare la situazione è stata l'andatura impressa dal suo capitano da Montegrimano fino a Riccione: circa 35 km mai sotto i 40 di media con il classico pilota automatico da pianuraccia che solo Padre ADN Kronos sa mettere in moto quando la gamba gira.
E proprio a Riccione, davanti al Pepe Nero (locale di vocazione Seu) il Dj incappa in una terribile crisi di crampi, come è testimoniato dalla intervista che segue.


La ripartenza dalla Perla Verde si è svolta molto lentamente, con Bicio DJ sempre piu dolorante che chiede al suo capitano di abbandonarlo senza nessuna pietà in puro stile Sag.
Padre Andre rifiuta in un primo momento l'abbandono, ma quando vede che la media si fa sempre piu bassa, allora saluta il gregario lasciandolo all'altezza di Marina Centro a Rimini.
Bicio fa il suo ritorno verso la Frau Wilma a Torre Dois Pedrera non superando i 15 orari, ma sempre con joia e beleza nel coracao.
Totale: 130km di sofferenza
Bicio sei sempre il nostro eroe!

giovedì 4 marzo 2010

Bicio DJ e i suoi momenti di abbandono alla narcolessia

La sconcertante sequenza di immagini ritrae Bicio Dj Dos Santos in uno dei suoi frequenti momenti di abbandono alla narcolessia. Il ciclista Seu pare avere sofferto particolarmente piu degli altri le salite del percorso Viserba-Baden Fos e le innumerevoli birre scolate in baldoria.









mercoledì 3 marzo 2010

BADEN FOS. EINE ROMAGNIOLISCH TRAGOEDIE?



Baden!
Non è Deutsch boden.
Non è suolo sacro di Germania.
E’ terra della landa Romagnola.
Land Romagna,
Italien.

Di Bagno mutato è il Topos.
Fosso di Romagna, l’appellano le genti locali.
Baden Fos, per il teutone.

Non è Fossoli, non è Flossenburg.
Non è un Fosso delle Ardeatine.
Ma non è una fossa comune.
Non è un fosso qualunque.
E’ il “Fosso”.

Luogo maledetto d’eterno oblio.
Vortice, che cattura.
Attira l’incauto verso mondi occulti.
Idrovora
Fogna
Fossato di scarico d’acque reflue.

Sorge ai bordi del viatico.
Insidioso, camuffato, oscuro, insalubre….
BRUTALE.

Accadde una notte di Febbraio
Or sono 4 anni.
Uno di loro fu vittima del Fosso.
Loro, gli impronunciabili.
Gli assassini dei Romanov.
Piccoli esseri crudeli.
Ripugnanti



Uno di loro ne fu risucchiato
Divorato dall’oscurità del Fosso.
Avvolto nel buio.
Sparì per interminabili, enigmatici secondi.
Poi riapparve.
Pietrificato
Lugubre
Invecchiato e canuto
Impaurito
Ammutolito.

Riferì di incubi.
Evocò orrori indicibili
Anni passati in un non-luogo.
Atroci sofferenze della mente e del corpo.
Più del corpo che della mente.

Fu interrogato.
Dapprima irritato e restio alla confessione
Poi lentamente più consapevole,
Capì.

Capì il suo errore.
L’errore della militanza contro natura
Il perseverare nelle convinzioni fallaci
Nel credere all’abominio del socialismo reale
Al comunismo
Al mefistofelico cattocomunismo
Alla consulta dei giuristi democratici.
Banda di omosessuali decrepiti.

Ideali trascinati nel vortice del passato
Organismi ormai decaduti
Risucchiati dalla disfatta.


Si ravvide e pianse.

Baden Fos.
Centro iniziatico.
Meta di pellegrinaggi.
Di ascetici convegni
Di raduni nostalgici
Adunanze di sangue, abbandono e gioia.

Luogo della verità e della purificazione
Della conversione e del pentimento
Frontiera tra reale ed irreale
Sito magico
Porta verso i regni sotterranei.

Muta la toponomastica della landa kasentinese
Il Borgomastro ne dà notizia
Convoca i comizi
Il foro è gremito
La popolazione esulta
Alzate di mano, boati
Si approva.

Ja, delibera urlando.
Ja, al nuovo Nome del luogo
Ja, all’annessione.

Baden Fos,
Enclave tedesca
Dove le viscere della terra giudicano
e chiamano a sé i criminali di Ekaterinburg.

lunedì 1 marzo 2010

Baden Foss: va in archivio la quarta edizione tra il delirio generale

Apertura d'obbligo con la classica frase: delirio doveva essere e delirio è stato!
Si è chiusa ieri la spedizione 2010 di Baden Foss, classica missione di fine febbraio alla volta delle colline casentinesi. Rispettato il fittissimo programma di impegni per le tre delegazioni Seu (in maggioranza), Gap e Sag.

Come sempre ottima la colazione nella Dacia del Colonnello Perazzinov. Il gruppetto e i due uomini dell'ammiraglia (fantastici Aigor e Maghniani) hanno intrapreso il cammino ludico-spirituale-enograstromico alla volta di Fosso.
Bellissima la giornata di sole, quindi scongiurato il pericolo dell'amato ghelo, i sei dell'Ave Maria hanno raggiunto in fretta Sogliano e Montegelli (Padre ADN Kronos con un piccolo aiutino dell'ammiraglia) per incrociare l'amico Fred Morini.

Chiusa la trattoria da Elena, dilagava lo sconforto generale. Pausa pranzo spostata a Sarsina e lì il delirio alcolico è ufficialmente iniziato.

Tra un moccolo e l'altro si è ripreso il cammino ciclistico alla volta di Fosso con le gambe afflosciate dalle troppe tagliatelle magnate. Che fatica!

Poi l'arrivo dalle klarisse, il lungo pomeriggio al bar, l'incontro con gli amministratori di fosso (nello stesso bar facendo finta di nulla), la cena servita fredda del ponte, il salto al circolo ricreativo poker il vano tentativo di entrare al "terme" e finalmente la nanna
.
In tutti questi appuntamenti ci ha accompagnato sempre Lui: il Donatov
Assente ingiustificato, il comunista è stato comunque onnipresente, nello spirito e nell'anima.
Lo testimoniano le due commemorazioni della domenica: quella in cappella con suor Igina, quella classica con la via crucis del Barone che andiamo a goderci nei servizi realizzati da Seu TV:

Arrivederci a Fosso V, 26-27 febbraio 2011

ora et pedala...joia e beleza