lunedì 29 agosto 2011

Gregariato di lusso per il Capitào. Obrigado sincero ai "Papo Boys" della domenica. Miracolo Pio

Avete mai visto Pio davanti ad un gruppo a tirare? Avete mai notato sulle strade il monoteista matteoniano prendersi il vento in faccia? Sono casi rarissimi che la scienza sta studiando. Ma il caso vuole che questo sia accaduto come un miracolo di San Gennaro proprio domenica scorsa. All'appuntamento mattutino si sono ritrovati Pio de Janeiro, Davide Boggiaò O'Maratoneta e Padre Cancellinho, tutti e tre in divisa Matteoni. I "Papo Boyz in the hood" si sono diretti, come da accordi precedenti verso il circuito del WPCC di Tavullia-Gabicce.

Cancellinho, reduce da una settimana di allenamenti e qualche birra di troppo, colto da un pò di affaticamento chiedeva ai due amici solo per un giorno di sacrificarsi a tirare. E questo miracolosamente è spontaneamente accaduto. Prima O'Maratoneta allunga sulla via Coriano, poi sulla Marignanese, Pio tiene un ottimo ritmo sulla salita di Tavullia e Cancellinho dosa le gambe. Non era mai successo dopo 5 anni che si pedala insieme. Dimostrazione che il buon Dio c'è e che anche gli amici servono a qualcosa.

Si compie tutto il percorso del WPCC, e i due angeli custodi sempre adelante. E' bello sentirsi protetti da due gregari di lusso come i "Papo Boys", neanche il Nibali di questi giorni alla Vuelta ottiene un trattamento così di lusso.

Grazie ad un cielo finalmente terso, dopo qualche giorno di garbinaccio bastardo, i panorami sono fantastici e tra i tre si crea una imbarazzante e quasi inaspettata atmosfera gay friendly. Anche tra i religiosi queste cose possono succedere. Nulla di strano :-)

Sulla via del ritorno a Rimini, non scatta mai la bagarre, Pio e Davide si alternano in testa come due diligenti soldatini. Dopo 105 km manca solo la birretta finale, non bevuta causa chiusura del bar preferito. Cancellihno abbraccia di due gregari con un "Obrigado ragacci!"

Queste le parole dei "Papo Boys in the hood"

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giovedì 25 agosto 2011

WPCC Gabicce: mancano due settimane al via della edizione 2011 del Mondiale dei ciclisti-giornalisti-giornalai. Padre Cancellinho corre per il Brasile


La notizia era nell'aria, ma finalmente ci sono le conferme ufficiali. A esattamente due settimane dal via del WPCC di Gabicce, l'edizione 2011 del campionato del mondo dei ciclisti-giornalisti (molti dei quali giornalai...), arriva il nullaosta che tanto si attendeva. Padre Cancellinho, munito di regolare cittadinanza e passaporto italiano, ma di chiare origini brasileire, potrà indossare la sua divisa verdeoro nelle tre competizioni in cui è iscritto. E' Roberto Ronchi, il Presidente della Federazione Ciclisti Giornalisti a confermarlo. "Ci è arrivato l'ok dalla Confederacao Ciclististica do Brasil, lo stesso Di Rocco della Federciclismo ha dato il suo assenso - il cronista predicatore nato a Rimini con qualche parente residente a Rio de Janeiro, potrà correre per la nazionale brasiliana".
La Selecao ciclistica non avrà altri elementi presenti a Gabicce; i ragacci sono tutti impegnati in un allenamento alternativo di "Joia e Beleza" sulle spiagge di Ipanema a giocare a volley, bere cajipirinha, ammirando natiche spettacolari.

Intanto Padre Cancellinho, prosegue la sua preparazione in vista dell'evento che lo vede impegnato anche come addetto stampa per il Comune di Gabicce dell'ottimo Sindaco Curti. Il caldone di questi ultimi tempi ne sta limitando il rendimento, ma conta di ben figurare sulla Panoramica, soprattutto nelle due prove a cronometro, sua specialità ereditata da Zio Fabian. Già quasi 100 gli iscritti nelle varie categorie, la concorrenza sarà agguerrita e come dice il saggio "i primi non saranno gli ultimi, gli ultimi non saranno i primi....". Peccato solo che non è stato ancora inserito in queste gare il controllo antidoping. Se a Cancellinho troverebbero nel suo sangue consistenti tracce di Ouzo e Rhum, negli altri forse qualcosa di più efficace per migliorare le prestazioni. Ma meglio lasciare perdere...

Sotto elencato il ricco programma del WPCC
venite numerosi a tifare la Selecao!!!
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Giovedì 08/09/2011

ore 17.00 sfilata delle Associazioni Sportive con le bandiere dei mondiali

ore 18.00 inaugurazione ufficiale WPCC 2011

ore 18.30 concerto inaugurale della Banda di Gradara; esibizione Scuola di Danza “Il Castello” coreografie Samantha Semprini

Venerdì 09/09/2011

ore 9.00 Visita Polo della Moda;

dalle ore 9.30 sarà operativo l’ufficio iscrizioni alle gare presso il Comune con consegna del pacco gara

ore 14.30 Gabicce Mare-Lungoporto Gara Mondiale Sprint (cronometro di di 300)

ore 16.00 Premiazione Gara Mondiale Sprint nel piazzale del Comune

ore 16.30 Esibizione sfida tra gli Amministratori e le Autorità

ore 16.45 Gimkana Sprint Gara Categoria Giovanissimi

ore 18.30 premiazione Gara Categoria Giovanissimi e ‘Gelato Party’ offerto dalla Gelateria Affresco di Gabicce Mare

ore 17.30 Trasferimento con trenini turistici da Gabicce Mare a Gradara con visita alle fortificazioni e aperitivo sulle mura

ore 19.30 Gradara: trasferimento con trenini turistici alla “Tenuta del Monsignore” per cena tipica

ore 19.30 Gabicce Mare: trasferimento con trenini turistici alla “Tenuta del Monsignore” per cena tipica

ore 20.00 Recital

ore 20.30 concerto Dino Gnassi Band

ore 21.00 recital Andrea Mingardi

Sabato 10/09/2011

ore 11.00 Inizio Gara Mondiale a Cronometro (Fiorenzuola di Focara – Gabicce Monte)

ore 13.00 Premiazione a Gabicce Monte Gara a Cronometro

ore 15.30 degustazione di prodotti tipici nel WPCC-VILLAGE (Piazzale del Comune)

ore 16.00 intervista ai Campioni di Ciclismo

ore 17.00 intervista ai personaggi dello Sport a seguire interventi di specialisti su temi sportivi

ore 20.00 Cena di Gala.

Domenica 11/09/2011

ore 10.00 Esibizione Banda di Gradara

ore 10.30 Campionato del Mondo M3, M4 e Donne

ore 11.45 Campionato del Mondo M1 e M2

ore 14.00 Premiazione nel Piazzale del Comune

Dalle ore 12.30 alle ore 15.30 “Pasta Party” WPCC VILLAGE (Piazzale del Comune)

ore 14.00 Premiazione nel Piazzale del Comune

ore 15.00 Passaggio delle consegne agli organizzatori del WPCC 2012

Chi desidera pernottare può rivolgersi direttamente al servizio

Prenotazione Hotel: attenzione di Fabio

e-mail: urp@comune.gabicce-mare.ps.it

fax: 0039 (0)541 953741

tel: 0039 (0)541 820650

martedì 23 agosto 2011

Una GF del Meeting presa con tutta calma. Cronaca di una domenica di ordinaria follia per il cronista ciclista brasileiro. Sentito grazie a Cielle

Domenica scorsa il Seu Brasil ha sperimentato un modo alternativo di correre le Gran Fondo. Nel vangelo carioca "Joia e Beleza" non sono contemplate le alzatacce mattutine per correre in bicicletta, soprattutto quelle dove sei obbligato a infilarti assonnato in assurde griglie di partenza in presenza di ciclisti isterici (proprio quelli di cui parlava Severgnini sul post precedente).
E' cosi che Padre Cancellinho, reduce da una lauta cena del sabato sera (menù calabrese con nduja e pasta al forno annaffiata da vino rosso), una lenta digestione e una notte praticamente insonne (anche per la consorte), dimenticava la sveglia delle 6, optando per un risveglio in stile Sag intorno alle 9.30. Dopo un caffè doppio d'ordinanza indossava la divisa Matteoni con numero 514, inforcando la bici (sempre con tutta calma) per raggiungere in qualche modo i poveri cristi che stavano affrontando nella giornata più calda dell'anno l'edizione 2011 della Gran Fondo Meeting dei Colli Malatestiani. Intercettato un cottissimo Pio DJ sulla Marecchiese, si procedeva sulla parte finale del percorso della GF. E lì che Padre Cancellihno mostrando il suo 514 sul telaio fregava tutti i concorrenti con un finalone sparato: scatti, controscatti (nella foto sopra sul "gnocco" di Santa Cristina), ritmo da passistone. Gli altri corridori, distrutti dopo gli oltre 100km già macinati e dal caldo africano non credevano ai loro occhi nel vedere un "collega" così fresco come una rosa. Scherzi del destino diremmo...

A Covignano, il passaggio di Cancellinho (nella foto rivoltata) sull'arrivo è trionfale. Il microchip suona lo stesso, gli applausi del pubblico presente sono ben accetti. Tempo di rinfrescarsi dopo la fatica e i quasi 50 km percorsi per poi realizzare l'intervista alla matteoniana Maria Cristina Prati...e lei sì che si è sparata i 145 km arrivando terza!
sotto l'articolo uscito oggi e firmato dal cronista-ciclista carioca

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lunedì 22 agosto 2011

Quello che pensa il nostro amico Severgnini degli amatori della bici con l'assurdo vizio del doping


I cinquantenni della bici con l'assurdo vizio del doping: sforzi immotivati per gare amatoriali

I piccoli si dopano? Qualcuno potrebbe dire: be', imitano i grandi. Ma c'è una misura extra di tristezza, nel sapere che la Maratona dles Dolomites - scenario spettacolare, spirito amatoriale, festa collettiva - ha assunto il vizio assurdo del ciclismo professionistico.

Nel 2010 è stato squalificato il vincitore. Quest'anno venticinquesima edizione, si è corso lo scorso 10 luglio: per ora siamo a tre «non negatività» su dodici controlli (traduzione: positività al primo esame antidoping, in attesa delle controanalisi). Altri dieci partecipanti - leggiamo - sono stati convocati dalla Procura della Federazione Ciclistica Italiana, sospettati di aver evitato i controlli, di aver corso con dorsali contraffatti o sotto nome falso. «Esaltati alla Maratona dles Dolomites non ne vogliamo, ma non sappiamo più cosa fare per escluderli». Così si è sfogato Michil Costa, albergatore ambientalista di Corvara, organizzatore della manifestazione, uscendo dalla sua abituale «giornata del silenzio» (ogni lunedì).

Esaltati. Aggettivo impeccabile: solo l'esaltazione, infatti, può portare ad assumere sostanze proibite in una gara per dilettanti che non assegna premi in denaro (i vincitori tornano a casa con mele e speck). Ma forse è bene approfittare dell'occasione, e spostare lo sguardo dalla patologia alla fisiologia. Anche qui, infatti, qualche preoccupazione è d'obbligo. Sono reduce da dieci giorni di spostamenti continui tra le montagne del Trentino e dell'Alto Adige: ogni due tornanti, due ciclisti non più giovani, stravolti dalla fatica. Passo Gardena, passo Pordoi, passo Sella: in alto le Dolomiti sfavillano, esuberanti di bellezza; ma loro hanno occhi solo per l'asfalto. L'ammirazione, in questi casi, si mescola con la preoccupazione. Lo sforzo appare eccessivo e rischioso. Diciamolo: immotivato.

Eppure sono tanti, sempre di più. Alzi la mano chi non ha un amico cinquantenne preso da improvvisa, matta e disperata passione per la bicicletta, pronto a sfidare sciatica, buon senso e moglie per un'impresa da raccontare. La nuova mezza età non conosce vie di mezzo. È come se volessimo prendere per la coda la giovinezza che fugge; e per raggiungerla corressimo come non abbiamo mai fatto - neppure da giovani. Il ciclismo non è l'unico sfogo: i cinquantenni italiani, altrettanto spesso, diventano gourmet, giardinieri e golfisti. Attività insidiose per la bilancia, le ortensie e il portafoglio. Il ciclismo in dosi massicce mette a rischio le coronarie. I lutti, in questi mesi, si succedono, e noi veniamo a conoscenza solo dei casi e dei nomi più noti.

Lo sport - tutto - è meraviglioso, e l'attività fisica ci regala serenità: le endorfine conoscono il loro mestiere. Lo sforzo eccessivo e ossessivo ha invece qualcosa di nevrotico. Mi è capitato di osservare alcuni di questi atleti maturi e di trovarli robotici, mentre narrano o preparano le proprie imprese: come se fossero schiavi, e non signori, della propria passione. Certo: la maggioranza - crediamo, speriamo - non è disposta ad assumere sostanze proibite per quello che resta - comunque - un passatempo. Ma si sa: nelle cose umane, l'ossessione è inversamente proporzionale alla cautela.

Michil Costa si dice deluso, irritato e preoccupato: «Riceviamo ventottomila domande per la Maratona dles Dolomites , ne accogliamo novemila. Il mio timore è che chi viene ammesso voglia farcela a tutti i costi, anche se non è fisicamente all'altezza. E davanti alla prospettiva di uno sforzo gigantesco, si senta giustificato se ricorre alla farmacia proibita». Se fosse vero, sarebbe grave. Peggio: sarebbe tutto inutile. Inutile aver chiuso i passi al traffico a motore, in occasione della manifestazione; inutile aver dimostrato che il turismo timido attira e paga; inutile chiedere a quelle montagne speciali di fornire la scenografia per un copione tanto banale. Ricordino, i coetanei ciclossessivi: ci sono anche le mountain-bike elettriche e le lunghe passeggiate con un libro in tasca. Due cose - credetemi - che danno grandi soddisfazioni.

mercoledì 17 agosto 2011

Fosso 2011: in versione autunnale la missione "ciclo-spirituale" giunta alla sua V edizione. Aperte con largo anticipo le iscrizioni

Il 2011 non è ancora finito e c'è una missione importante ancora da compiere. Dopo la Vuelta de Espana, il WPCC di Gabicce, il Mondiale di Copenaghen e il Giro di Lombardia, è la GF di Fosso di Romagna che chiuderà la lunga stagione ciclistica 2011. La randonneèe con partenza da Rimini per il Convento di Suor Igina, è giunta alla sua V edizione e per motivi logistici e organizzativi (violenze domestiche e "politiche") quest'anno non si è potuta svolgere regolarmente nell'ultima domenica di febbraio.

L'organizacao del Seu è all'opera per realizzare l'evento nel secondo week-end di ottobre, precisamente sabato 15 e domenica 16, in concomitanza con la Gran Fondo del Prosecco di Conegliano Veneto. Un invito fatto con tale anticipo per un semplice motivo. I debosciati GAP-SAG-SEU (alcuni nella foto sopra) devono fare domanda in carta bollata alle rispettive consorti. Ci sono esattamente due mesi di tempo per raccogliere un SI; stiamo a vedere chi riuscirà ad uscire per un solo week-end dal terribile tunnel delle violenze domestiche.

Suor Igina attende al più presto conferma. Delusa dalla spiacevole defezione di febbraio, ha tenuto libera la stanza 11 (quella famosa), mentre la 9 è stata definitivamente sigillata dal Vaticano dopo una ispezione del RIS in seguito alla missione catastrofica di Fosso 2008 (sotto una foto di repertorio).

Come da accordi con le Sorelle Klarisse non sono ammesse presenze femminili alla missione 2011. Sarà a tutti gli effetti un "Gay Pride del Casentino" in un' atmosfera autunnale, tra foglie cadenti, sapori tartufati, castagne e funghetti di stagione. A Baden Foss non mancherà all'appello il Barone Von Maggioli. Il neo papà Sag nel rispetto della tradizione commemorerà il sedicente Avv.Donatov, caduto nel Fosso nel lontano febbraio 2007.

In numeri Fosso 2011:
  • partenza sabato 15 ore 10
  • ritorno domenica 16 ore 17
  • 90 km andare, 90 tornare circa
  • colazione ritrovo consegna pacchi gara Hostel Victoria Bike dal Col. Perazzinov
  • percorso Viserba-Ponte Uso-Sogliano-Strigara (pausa caffè da Elisabetta)-Barbotto-Mercato Saraceno (pranzo tagliatella)-Bagno di Romagna
  • terme presso Euroterme Fosso
  • cena a San Piero in Bagno
  • post cena al "Terme Disco" di Fosso
  • pernottamento Klarisse
  • messa mattutina delle 8 con Suor Igina
  • commemorazione Fosso V
  • ripartenza per Rimini (quest'anno passando per Sarsina-Sant'Agata Feltria)
  • pranzo tagliatella bis a Perticara
  • marecchiese isterica

per iscrizioni mandare una mail a Padre Cancellihno
la GF Fosso 2011 è aperta a tutti, purchè muniti di iscrizione amatori alla "Ass. Alcolisti-Ciclisti Anonimi"

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lunedì 8 agosto 2011

Rocco, un'altra birra persa con Cancellinho. Gara sociale di Matteoni con finale shock. Pio torna in tempo per la messa delle 12 ed è una pasqua!

Anche stavolta ci ha provato, convinto di farla franca, certo di poter umiliare il cronista-passista carioca. Rocco from RSM lo aveva già sfidato sulle Balze, in palio la solita Corona con il limone. Stavolta la corsa era di quelle serie: la prima "sociale" matteoniana in quel di Valle del Rubicone-Felloniche. L'amico Rocco il percorso se lo era scelto di persona, mediando con il suo capitano Bertozzi. "Si, ma quel giornalista lo vedo cotto e condito, dove vuoi che vada..." - aveva commentato ad un collega di "Chi" il Rocco una settimana fa. E aveva tutte le ragioni per sottolinearlo. Cancellinho è in over training, il WPCC si avvicina e la gamba deve essere fresca per le date di Gabicce, ora è oggettivamente solo piena di bastarde tossine. Ma l'orgoglio brasiliano viene fuori in queste situazioni. Per una cervezinhna gelada si fa questo e altro.

La gara è partita, bella atmosfera di joia e beleza, un nutrito gruppone di partecipanti, quasi ottanta, tutti rigorosamente in divisa bianco-rosso-nera. Cancellinho sa che deve fare i conti con la cottura, le tagliatelle al ragù e il vino rosso del sabato sera, ma tiene l'amico Rocco sempre sott'occhio. Un folle, di cui non ricordiamo il nome, va in fuga dopo 300metri (NB: lo hanno ritrovato senza sensi a Sarsina). Captain Bertozzi sbotta e sollecitato da Pio DJ invoca l'aiuto del Buon Signore.
Inizia il ritmo isterico che a Cancellinho ricorda tanto l'odiato SAG. Rocco davanti, ma con il respiro e la gamba appesantiti. Il gruppo aumenta l'andatura, modello "Flanders". Rocco perde la ruota e molla, anche di Igor Tavor si perdono le tracce. Pio idem. Per il passista religioso si prospetta una giornata no. Ha rinunciato alla messa delle 7 solo grazie ad una intercessione del Cardinale Ruini, ma in gara non trova lo "Spirito Santo" giusto. E cotto e molla, come gli amici Boggian e Boldrini, accodati nel gruppo dei "Prostata Riders".

Ci pensa il mitico Charlie a calmare le acque e gli animi. Mancano ancora due giri, c'è da soffrì ancora e Cancellinho è ancora lì tra i primi. Con i più "in gamba" ci sono i fratelli Bertozzi, c'è l'iron woman Cristina Prati, c'è il solito Stefanone Bianchi, Sergio "Abba" Ceccherini e tanti altri ancora di cui purtroppo non conosciamo le generalità.

Manca all'appello Alessandro Orlandi. Il talento soglianese sempre più vicino alla firma con il Seu Brasil come super-gregario di Cancellinho, salta l'appuntamento causa ferie sulle Dolomiti con violenze domestiche annesse.

Ma Padre Cancellinho, fedele alla sua filosofia di J&B, non si scoraggia. Anche senza gregario vuole arrivare tra i primi. Obiettivo raggiunto: un buon tredicesimo posto al traguardo posto sullo strappo della "Ciochina" (fatto tre volte...forse alla quarta poteva andare ancora meglio)...

Nessuna recriminazione, piuttosto la soddisfazione di aver vinto un'altra Corona da Rocco, che sportivamente fa i complimenti all'amico-avversario dopo il suo arrivo.

Ma andiamo a leggere il comunicato stampa serio che ci racconta come è andata nel dettaglio la corsa.
Rimini – E’ Oscar Giannini (nella foto sopra) il vincitore della prima gara sociale 2011 del Gruppo Sportivo Matteoni. Il riminese di Corpolò, classe 74’, ha battuto in volata il gruppo arrivando davanti a Fabio Della Bartola e Cristian Pazzini in un finale molto combattuto. Teatro di questo primo appuntamento ciclistico di carattere “sociale” del GS Matteoni di Sant’Ermete, un circuito di circa 50km da compiere due volte e mezzo nel fondovalle del Rubicone, tra Savignano e l’inizio della salita per Sogliano: percorso vallonato piuttosto impegnativo caratterizzato da qualche breve salita. E proprio sul dente della nota “Ciochina” si è consumato l’arrivo del gruppo dei fuggitivi, circa una trentina, con i fratelli Daniele e Davide Bertozzi, Maria Cristina Prati, Stefano Bianchi, Sergio Ceccherini e qualche nuovo virgulto del numerosissimo gruppo ciclistico romagnolo. Ottimo lo spunto di Giannini che ha sorpreso gli avversari con uno scatto ai 100 metri dall’arrivo quando la salita toccava il 10%. Presenti alla gara ben 79 iscritti, con qualche assenza dovuta concomitante periodo feriale, come il soglianese Alessandro Orlandi, sicuramente uno dei superfavoriti. Deludente la prova del sammarinese Rocco Toccaceli, anche lui accreditato alla vigilia, ma rimasto indietro dal primo gruppo dopo solo una tornata. La presidentessa Morena Matteoni, al traguardo a segnarsi tutti gli arrivi, ha dato appuntamento ai suoi iscritti alle due prossime sfide sociali di ottobre: la prima con formula a cronocoppie, a seguire una crono a tre. Alla fine delle tre competizioni verrà stilata una classifica generale che terrà conto dei singoli piazzamenti per sancire il campione sociale 2011. Vincitore della scorsa edizione l’ex dilettante Daniele Bertozzi.


Per chiudere, e ci scusiamo per il racconto un pò prolisso, bisogna ricordare alle cronache il ritorno a casa di Pio DJ. Persa la messa delle 7, rimaneva solo quella delle 12. C'erano poco più di 90 minuti per tornare a Rimini e Pio si affida ai suoi gregari per una cronosquadre memorabile (nella foto sopra). Travestiti da chierichetti, Andrea Boldrao, il maratoneta Davide Boggian e Padre Cancellinho, reduci dalla gara tirano Pione a destinazione a medie altissime. Alle 11.44 si arriva in zona Palacongressi di Rimini e l'impresa è compiuta. Pio può docciarsi ed entrare puntuale nella chiesa di Santo Spirito. E' felice come una Pasqua in periodo Ferragosto. E' festa per tutti.

A seguire i video
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mercoledì 3 agosto 2011

La I edizione della "Gran Fondo del Tafano". La SexoBank strappa la maglia rosa a Mirko della SGR, mentre il Sag si dimostra sempre più Scheisse

Ci sono poche cose che Cancellinho non ama nella vita. Tra queste la peperonata della mamma (troppo pesante), le boiate dello PsycoNano Berluska e le uscite in bicicletta con il SAG. Iniziamo nel raccontarvi l'ultimo "martedì da leoni" citando la pseudo-formazione birepartica che da anni professa sangue-gioia-abbandono e che non ha purtroppo ancora capito cosa significhi condividere pomeriggi di cicloturismo con gli amici. Cellule dopate da troppi stimolanti? Poco ossigeno nel cervello o trattasi semplicemente di incapacità a pedalare in compagnia? Forse tutto questo insieme contribuisce a rendere il Barone Von Maggioli e il suo Caporale Innozent due assoluti inetti del ciclismo romagnolo.

E' la cronaca di ieri lo dimostra una volta ancora. Si sono aggregati al gruppo dei "Papo Boys" di Rimini (i Banca del Seme "Sexobank" Padre Cancellinho e Pio DJ, Fabio Aurelio, Tatino e la maglia rosa Mirko della SGR Pro Team) imprimendo nei primi km un ritmo da inferi di un girone dantesco. Con un calura che toccava i 30 gradi di afa corrono come forsennati sulla Marecchiese togliendo il fiato e la voglia di vivere ai poveri cinque pursuivant. Pio invoca l'aiuto del Buon Signore e come un miracolo si materializza sulla strada un ciclista con ottima gamba, Simone Rowa, che tira i ragacci fino a Pennabilli. Del Sag si perdono le tracce, anche se il loro odore di scheisse è percebile in tutta la Valmarecchia. L'abbandono è consumato in meno di un'ora, il vaffankulo è invece obbligato. Danke scheisse SAG, a buon rendere ufficiali da quattro soldi!

E mentre Pio innaffia di "acqua santa" il paese di Tonino Guerra, il gruppetto si compatta attorno alla maglia rosa. Mirko della SGR l'ha conquistata la domenica sul Grillo e vuole portarla fino a Milano. Simone si dimostra un amico della filosofia J&B Seu e tira impone un ritmo pedalabile fino alla Cantoniera.

E' così che inizia l'ascesa del Cippo dalla parte easy dando inizio a quella che rimarrà negli annali Seu come la "Gran Fondo del Tafano". I bastardi insetti che solitamente ciucciano il sangue ai cavalli, per un giorno decidono di attaccare i ciclisti. E' una guerra impari, gli sciami affrontano prima Pio, poi Tatino, infine Cancellinho, pungendolo a più riprese le sue chiappe carioca.

Ma come diceva David Bowie..."You can be heroes...just for one day"... i nostri eroi arrivano sulla vetta del Cippo dopo 6 km di battaglia. Neanche i tafani sono riusciti a fermare la loro marcia trionfale.

Tra un panorama mozzafiato e un pascolo di mucche (quelle macellate nei prossimi giorni dal nostro Pio) si arriva alle effice del Pirata. C'è emozione in gruppo: esattamente 13 anni fa l'indimenticato Marchino Pantani trionfava sui Campi Elisi al Tour. Beleza...

Una meritata pausa relax, foto di rito e tutti giù di nuovo a Carpegna. E' nel paese del prosciutto più salato dell'entroterra, che viene incrociata l'avvenente barista del centro. Una visione celestiale che lascia di stucco tutti quanti. "Le farei un pigiama di saliva..." - commenta un eccitato Tatino.



La ciurma propende per un lungo "come back" dalla Valconca con Simone Rowa (gran bell'atleta) e Cancellinho (solito passistone..one one...troppo one) a tirare davanti. La maglia rosa Mirko comincia a patire la fatica a soli 20 km dall'arrivo. La salitella di Croce è per lui fatale. Sulla vetta paga un ritardo di 15minuti e Radio Corsa annuncia la sua squalifica.

Anche i girasoli appassiscono dalla vergogna al passaggio lento dell'ex leader della classifica in rosa. Peccato, davvero peccato, Tutti ci avevamo creduto. Ed ora chi vincere il Giro d'Italia?

Simone Rowa da l'ultima botta sulla Corianese. Mirko è da ricovero...

Al gruppo non rimane che bersi la classica birretta all'arrivo. Ma si fa tardi per tutti e le violenze domestiche sono sempre dietro l'angolo...

Morale: 125 km, media 25, 3330 calorie bruciate e 4 birre medie bevute da Padre Cancellinho in serata per il reintegro dei sali minerali.
sotto tre video reperti della GF Tafano 2011. Ma ci sono altre chicche che verranno pubblicate nei prossimi giorni...
The show goes on, senza il Sag bitte!
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lunedì 1 agosto 2011

Carpegnata & Cippo ...Haiko e i suoi fratelli. I "Fab Four" austriaci con Cancellihno e Ale Orlandi compiono l'impresa

Quattro ciclisti austriaci sulle vette del nostro entroterra accompagnati da due guide di lusso. E' la storia dell'ultima impresa di questa lunga estate 2011. Haiko, amico di Salzsburg conosciuto lo scorso anno e reso famoso alle cronache ciclistiche dal nostro Blog Seu, è tornato anche quest'anno al "Bike Vittoria Hostel" del nostro amato Perazzinov. I quattro ragazzi cercavano dei tour guide alla loro altezza, sia di gamba che di cultura, è così che il Colonnello per un giorno ha dimenticato il Gap rivolgendosi alla professionalità in materia della neo agenzia "Seu Joia e Beleza Bike Tour".

Padre Cancellinho per fare una figura ancora migliore ha convocato per l'occasione un nuovo amico soglianese: il matteoniano Alessandro Orlandi, talento (anche se a lui non piace questo termine) del ciclismo romagnolo tutta sostanza e poche "pusghette", corridore l'altri tempi completo su tutti i fronti, in salita, pianuraccia e soprattutto a tavola, tra birre e bocce di vino.

I quattro ciclisti del "Vittoria" con la loro divisa colori SAG sono stati tirati a buon ritmo fino al bivio della Marecchiese per Pennabilli. Da lì è iniziata la prima salita per Soanne e Villagrande. L'anarchico Orlandi, con la gamba in ottimo stato, si porta dietro il forte Haiko e il collega con il casco verde (nella foto sopra), di cui purtroppo ci sfugge il nome. Distanziati di qualche minuto Cancellinho e i pursuivant del gruppo.

Arrivati a Villagrande si opta per la Carpegnata con una decisione shakespeariana da prendere direttamente in paese: "To be, or not to be? Cippo, or not Cippo?". Si decide consensualmente di dividere il gruppo. I tre citati si arrampicano sulla salita di Pantani, gli altri salgono in tutta calma la Cantoniera per poi ritrovarsi tutti assieme al valico per una birretta ristoratrice.

I ragacci arrivano puntuali, poco stanchi, con la gamba e il fiato pronti per il lungo ritorno in riviera. Radio corsa comunica che l'anarchico Orlandi ha battuto senza pieta i due ufficiali austriaci. Il soglianese senza ogni ombra di dubbio ha la stoffa per abbandonare in qualsiasi salita il Sag, dando finalmente a nome di tutti e con grande soddisfazione una sonora batosta al Barone Von Maggioli e al suo caporale Innozent. Non vediamo l'ora che questo accada. Il Seu presto organizzerà l'evento del "Sacrificio SAG" con l'obbiettivo di portare Orlandi dentro la fila SEU. Ne saremmo onorati

Dopo questa divagazione politica, torniamo alla nostra storia recente, l'impresa di sabato scorso. Dopo la lunga discesa verso Pennabilli e Ponte Baffoni, inizia per i sei ciclisti un ritorno alla "Fast & Furious". Il ritmo vertiginoso è impresso un pò da tutti, soprattutto Haiko e il solito Orlandi. Cancellinho tiene botta sine problemas, anche il resto dei "Fab Four" resiste al delirio.

Si arriva a casa intorno alle 15.30, dopo circa 5 ore di pedalate: totale 142km...Tutti in coro cantiamo "Scheisse Sag, Scheisse Sag...."

Foto di rito al "Vittoria" scattata dal quasi ex Seu Kognatao e via a ingurgitarsi 500 grammi di pasta...

a seguire le pseudo interviste di Cancellinho (sempre più vicino alla radiazione dell'Ordine dei Giornalisti)