giovedì 15 marzo 2012

Spazi urbani: tour in bicicletta a New York ‘Made in Italy’. Inventiamoci qualcosa per il futuro...


Ci stiamo inflazionando, basta con i racconti demenziali, le solite cronache ciclistiche tragicomiche, le castronerie degli scandali carni dopate, gli isterismi del Sag e del CSM:  il Big Ben ha detto stop. Pio DJ è diventato uno più cliccati su Google, Bilenzien ha più followers di @jovanotti, Ale Orlandi e Della Bartola sono diventati più famosi di Moore e Curtis. Merito o demerito di chi? Padre Cancellinho, sempre più a rischio radiazione dall'ODG e in odore di querela su molti fronti, vuole che il suo blog diventi più serioso, uno strumento di informazione e di scambio di opinioni alternativo sul mondo della bicicletta, dell'antitraficco, della lotta per la qualità urbana. Why not diremmo? Ci siamo battuti per lanciare @salvaiciclisti, ma a nessuno è fregato niente, stiamo provando a diffondere il verbo dei bike hotels tra gli operatori della ricettività di Rimini Nord, ma pare che anche questo progetto non sia considerato di interesse. Ma noi andiamo avanti. Seguiremo nuovi personaggi,   faremo approfondimenti, storie, racconti. 

Ecco che allora oggi vogliamo raccontare questa storia che abbiamo trovato in rete. l'Italia, Rimini, non sono la "Grande Mela", ma anche noi possiamo inventarci qualcosa nel futuro. Why not?


Spazi urbani: tour in bicicletta a New York ‘Made in Italy’

A New York si va ancora in bicicletta. In sella a una bici alla scoperta di New York, per vedere le case abbandonate di Brooklyn, dove vivono i fantasmi, o per ammirare la vastità di Manhattan dall’alto del George Washington Bridge, o per esplorare gli anfratti più segreti del Bronx. Approfittando delle sempre più numerose piste ciclabili che oggi si snodano attraverso la città, visite guidate in bicicletta per avvicinarsi alla New York meno nota vengono proposte da www.newyorkpuntocom.com, una piccola società creata un anno fa da un italiano che risiede nella Grande mela.
“Un’iniziativa – spiega Andrea Carocci, promotore dell’iniziativa – che ha avuto grande successo, e che consiste nel non limitarsi al solito giro di Central Park, ma di offrire vere e proprie esplorazioni su due ruote di quartieri che chi va a New York per pochi giorni non osa affrontare da solo, prosegue con nuove proposte. Seguendo le richieste della clientela, quest’anno si sono aggiunte tre novità: una rapida galoppata tra i grattacieli che in due ore consente di vederne davvero tanti e dalle prospettive più insospettate: un modo fantastico per immergersi da subito nella realtà della Grande Mela; un attraversamento di Central Park che porta a Harlem e poi nel Bronx, il tutto in appena tre ore. E per i più esigenti giri “custom made”".
Andrea Carocci, dopo avere lavorato per due decenni come redattore della enciclopedia Treccani e avere ottenuto un dottorato di ricerca alla London University con uno studio sul volo in aliante, nel giugno del 2008 si è trasferito a New York. Antropologo per formazione, curioso per vocazione e grande appassionato di arte e architettura passa molto tempo esplorando la città a piedi e in bicicletta e in questo modo ha imparato a conoscerla in dettaglio. Un anno fa è nata la sua piccola società per un turismo di nicchia in bicicletta.

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